Questo splendido video della superficie solare avrebbe fatto inorridire tolemaici e aristotelici
In un breve video, il satellite Solar Orbiter ci mostra una vista mozzafiato della superficie solare, così ricca di strutture complesse e dinamiche da far sorridere al pensiero della concezione tolemaica e aristotelica del Sole come sfera perfettamente liscia.
L’idea che il Sole fosse un corpo celeste perfetto, perfetto nella forma, perfetta la sua superficie, perfetto il suo moto celeste, ha accompagnato l’uomo per numerosi secoli.
Un breve cenno storico
Si riteneva che il movimento del Sole, come di tutti gli altri corpi celesti, fosse legato al movimento delle cosiddette sfere celesti.
Questa idea di perfezione, e quindi di eterna immutabilità del Sole, iniziò ad essere incrinata da Galileo Galilei.
Fu questi per primo ad osservare delle imperfezioni sulla superficie solare, delle macchie scure (le macchie solari), da lui interpretate come nuvole attaccate alla superficie e da questa trasportate nel moto di rotazione del Sole.
A mettere in discussione l’idea di perfezione ed immutabilità dei corpi celesti contribuirono anche le contemporanee osservazioni della Luna (la cui superficie era tutt’altro che liscia), di Saturno (i cui anelli non risolti dal cannocchiale di Galilei ne davano una forma discoidale e non sferica), di Venere la cui forma (a motivo delle fasi) cambiava nel tempo.
Da decenni ormai sappiamo che la superficie del Sole è tutt’altro che liscia. Ad essere più precisi, è addirittura improprio parlare della "superficie" di una stella, in quanto, a differenza di quella dei pianeti rocciosi, la densità del gas diminuisce gradualmente andando verso l’esterno.
Come appare oggi la superficie del Sole
Grazie ai telescopi spaziali, ormai da anni non abbiamo più bisogno di immaginare quanto complessa possa essere la superficie del Sole e quanto questa superficie possa essere “tutt’altra cosa” rispetto a quanto immaginato dai filosofi tolemaici e aristotelici.
Le immagini di due telescopi in particolare, attualmente operativi, cioè il Solar Orbiter e il Parker Solar Probe, ci mostrano in dettaglio fino a poco tempo fa inimmaginabile quanto siano complesse, ricche di strutture differenti e soprattutto variabili la superficie e l’atmosfera del Sole.
Questo breve video realizzato dall’ESA della durata di pochi secondi mostra ciò che succede su una piccola porzione della superficie solare.
Si notano strutture e fenomeni di diversa natura, come il “muschio” coronale (coronal moss), cioè addensamenti di gas brillante (poiché molto caldo) di struttura filiforme che come merletti adornano la superficie e si localizzano prevalentemente intorno alla base degli archi coronali.
Il bordo è caratterizzato dalle spicole (spicules), cioè spire di gas caldo, strutture anch'esse brillanti che raggiungono la cromosfera (strato atmosferico che sovrasta la fotosfera) con i loro 10000 metri di altezza.
Si nota la comparsa di una piccola eruzione (di dimensioni quanto la Terra!) con plasma che prima viene eiettato e poi ricade sotto l’azione del campo magnetico
Sullo sfondo degli archi coronali si nota (di colore più scuro) la “pioggia coronale” (coronal rain), cioè gas più freddo che cade giù seguendo le linee del campo magnetico.
Queste visibili nel video del Solar Orbiter sono solo alcune della lunga lista di strutture e fenomeni che si manifestano sulla superficie solare e nella sua atmosfera.
Il sito dell'ESA, accessibile al seguente LINK, è ricco di video simili e di una ricca galleria fotografica di immagini raccolte dalla missione nel corso degli anni.