Venere, un pianeta tanto affascinante quanto letale
Venere, uno dei pianeti noti fin dall’antichità grazie alla sua particolare luminosità e vicinanza con la nostra Terra con cui ha molte analogie ma anche enormi differenze. Scopriamole assieme.
Venere è il secondo pianeta del Sistema Solare in ordine di distanza dal Sole e grazie alla sua incredibile luminosità era probabilmente conosciuto fin dalla preistoria.
Si tratta infatti del secondo oggetto più luminoso nel cielo notturno dopo la Luna. Risulta particolarmente brillante soprattutto subito dopo il tramonto o poco prima dell’alba e in questi momenti ha l’aspetto di una stella brillantissima e per questo motivo sia gli antichi greci che i romani lo chiamavano spesso “stella della sera” o “stella del mattino”.
L’osservazione della sera è possibile effettuarla volgendo lo sguardo verso ovest mentre quella del mattino osservando il cielo in direzione est.
Similitudini e differenze tra Venere e la Terra
Venere è classificato come pianeta terrestre, ovvero presenta una superficie solida, e molto spesso viene chiamato il pianeta gemello della Terra. Questo perché da un punto di vista fisico, come dimensioni e massa, è effettivamente molto simile al nostro pianeta.
Ha infatti una massa di circa 4,87x10^24 kg, pari a circa 0,82 masse terrestri (la Terra ha una massa di 5,97x10^24 kg) e un diametro medio di circa 12.103 km, leggermente più piccolo di quello terrestre che è di circa 12.745 km.
Anche Venere ha un’atmosfera e con questo dettaglio terminano però le analogie con la nostra accogliente Terra. Infatti l’atmosfera di Venere è estremamente più densa rispetto alla nostra, pensate che la pressione al suolo è di ben 92 atm, simile a quella che avremo sulla Terra a 900 metri di profondità in mare, ed è composta principalmente da anidride carbonica.
La sua elevatissima densità insieme alla sua composizione creano su questo pianeta un effetto serra incredibile ed infatti Venere anche se non è il pianeta più vicino al Sole (è Mercurio il più vicino) è il pianeta più caldo di tutto il Sistema Solare.
L’effetto serra su Venere segue le stesse regole di quello terrestre, e come quello del nostro pianeta la principale responsabile è proprio l’anidride carbonica che non ostacola il passaggio dei raggi solari ma è in grado di riflettere la radiazione infrarossa emessa dalla superficie del pianeta che quindi rimane intrappolata al di sotto delle nubi e lo riscalda.
Un pianeta a dir poco letale
Su Venere si possono raggiungere temperature anche oltre i 470 °C, temperature sufficienti per fondere il metallo!
Come se non bastasse al di sopra dello strato di anidride carbonica sono presenti delle spesse nubi costituite perlopiù di anidride solforosa e da goccioline di acido solforico. Queste ricoprono completamente il pianeta e per questo motivo non è possibile osservare direttamente la superficie di Venere.
Queste nubi, come quelle terrestri, possono dar luogo a precipitazioni ma non di acqua ma di acido solforico. Tuttavia queste non riescono a raggiungere la superficie del pianeta perché evaporano molto prima a causa delle elevatissime temperature.
Insomma Venere è sicuramente un pianeta bellissimo e affascinante ma sinceramente non ci vivrei.
Tra piogge acide, pressioni atmosferiche in grado di frantumare le ossa di qualsiasi visitatore e temperature talmente alte da fondere il metallo è anche estremamente difficile la progettazione di missioni spaziali per la sua esplorazione, ovviamente non per una eventuale colonizzazione.