Uno studio rivela quanto i fiori siano vitali per gli insetti impollinatori: guida pratica per piantare quelli giusti
Dai balconi e giardini privati, ai luoghi pubblici, ai campi agricoli, non c’è luogo dove i fiori non siano i benvenuti. Ma oltre all’aspetto ornamentale, bisogna scegliere quelli che soddisfano le esigenze di api e insetti utili
Un recente studio sugli insetti impollinatori è stato sviluppato a partire dalla seguente domanda: il contesto locale e paesaggistico influenza l’attrattività esercitata dalle sue risorse floreali nei confronti delle api e altri insetti utili?
Per rispondere sono stati considerati cinque differenti contesti: un’area cittadina, un pascolo, un campo adibito ad agricoltura mista, un campo adibito ad agricoltura biologica e infine una foresta.
In ciascun sito sono stati realizzati quattro appezzamenti di 3 x 2 m, così organizzati: il primo con piante da fiore della famiglia botanica delle Asteracee, il secondo con Fabacee, il terzo con Lamiacee, il quarto con un mix di tutte e tre le famiglie citate.
I risultati non hanno mostrato significative influenze da parte del contesto e questo significa, secondo questo studio, che ciò che più conta in termini di attrattività nei confronti degli insetti è la sola presenza o assenza di risorse floreali.
Piantare fiori: mai come oggi è fondamentale
In un’epoca segnata dal declino numerico e specifico di numerose specie di insetti impollinatori e in cui la produzione mondiale di cibo dipende per oltre il 30% da essi, non potrebbe esserci notizia migliore che sapere di poterli aiutare attraverso un’azione semplice e, al tempo spesso, piacevole e salutare anche per noi: piantare fiori.
Dove? Praticamente ovunque: sul davanzale, balcone o terrazzo; nel giardino di casa, nei luoghi pubblici (strade, parchi, cimiteri) e in prossimità dei campi agricoli.
Quali fiori scegliere?
Ecco allora una piccola guida per scegliere le piante giuste: non tutte infatti sono adatte, ad esempio diverse piante ornamentali (tra cui gerani, petunie e ciclamini) offrono agli insetti risorse alimentari scarse o nulle; tuttavia, se non vogliamo rinunciare alla loro bellezza e vogliamo sostenere i vivaisti che le producono, possiamo alternarle ad altri fiori più appetibili.
Senza trascurare l’aspetto ornamentale, alcuni esempi per il balcone sono: Achillea, Aglio ornamentale, Calendula, Crisantemo, Digitale rossa, Girasole, Lavanda, Nasturzio, Narciso, Ranuncolo, Rudbeckia, Tagete, Tulipano e Verbena.
Particolarmente adatti per i giardini sono anche numerosi mix di semi ad elevata biodiversità preparati dalle ditte sementiere e pronti per essere distribuiti nel terreno.
L'importanza di piantare fiori per l'agricoltura
Anche in agricoltura è sempre più diffusa la pratica di creare fasce fiorali ai margini dei campi o strisce fiorali che li attraversano, perché se un tempo venivano considerate solamente porzioni di suolo sottratte alla coltivazione principale e quindi una perdita economica, oggi è stato dimostrato il contrario.
La loro presenza, infatti, attira insetti utili che, a seconda delle specie, possono avere diversi ruoli positivi: alcuni, ad esempio, incrementano l'efficienza di impollinazione dei fiori, migliorando quindi la qualità e la quantità del raccolto (soprattutto per le produzioni vegetali cosiddette entomofile, ma non solo).
Altri insetti utili, invece, sono nemici naturali di insetti che, cibandosi delle piante presenti in campo (o di loro parti), arrecano danni irreversibili alle colture; la presenza di nemici naturali consente di limitare tali danni e anche l'impiego di prodotti fitosanitari, altrimenti necessari ma nocivi per l'ambiente e la salute umana.
Non solo fiori: gli alberi preferiti dalle api
Nella progettazione di aree verdi in ambito urbano o nel miglioramento di aree già esistenti è possibile introdurre specie arboree amiche degli insetti impollinatori come castagno, ippocastano, tiglio, albero di giuda e anche specie alloctone importate nel continente europeo diversi anni fa come robinia e albero del miele.
Fiori e impollinatori selvatici
Non bisogna poi dimenticare il ruolo fondamentale delle risorse floreali locali, che rappresentano la principale fonte di nutrimento per le comunità di impollinatori selvatici.
L’impiego di queste specie rispetto ad altre è da prediligere e là dove crescono spontaneamente (spesso, senza saperlo, anche nei nostri giardini) la loro presenza può essere salvaguardata e anche incrementata limitando gli sfalci dell’erba ai periodi di riposo vegetativo e/o di minore attività degli impollinatori.
A sostegno di questa idea, nel 2019 in Inghilterra è nato il movimento "No Mow May", traducibile come "Maggio senza sfalci".
Insetti impollinatori: preziosi alleati da proteggere
Dalla prossima primavera, a partire dal nostro piccolo davanzale, balcone o giardino non resta quindi che iniziare a piantare fiori, a beneficio dei nostri occhi e degli instancabili insetti impollinatori, sempre di più nostri preziosi alleati.
Riferimenti allo studio:
Eldridge DS, Khalil A, Moulton JK, Russo L (2024) Do local and landscape context affect the attractiveness of flower gardens to bees? PLoS ONE 19(9): e0309000. https://doi.org/10.1371/journal.pone.0309000