Uno studio dimostra che sono in aumento i casi di bird strike, quali effetti sul mondo dell'aviazione?

Il bird strike è l’impatto di volatili con i motori di un aereo, circostanza che può causare gravi incidenti. I danni causati sono spesso ingenti, tanto che a partire dal 1910 si sono registrati 350 decessi in campo militare e 250 in campo civile a causa di impatto con volatili.

Immagine di un falco finito dentro la fusoliera di un aereo.
Il bird strike è l’impatto di volatili con i motori di un aereo, circostanza che può causare gravi incidenti. I danni causati sono spesso ingenti, tanto che a partire dal 1910 si sono registrati 350 decessi in campo militare e 250 in campo civile a causa di impatto con volatili.

Nella maggior parte degli episodi di bird strike, cioè l'impatto di uccelli contro motori di aerei, i volatili "scelgono" di schiantarsi sui propulsori di sinistra anziché su quelli di destra. A quanto pare non è un fatto casuale.

Il bird strike è l’impatto di volatili con i motori di un aereo, circostanza che può causare gravi incidenti. I danni causati sono spesso ingenti, tanto che a partire dal 1910 si sono registrati 350 decessi in campo militare e 250 in campo civile a causa di impatto con volatili.

L’incredibile scoperta

Richard A. Dolbeer, biologo per lungo tempo in servizio presso il dipartimento statunitense per l'Agricoltura, allo specifico programma Wildlife Services, è uno dei massimi esperti di bird strike.

Dopo anni di studi, Dolbeer è giunto a un'importante conclusione, ossia che gli uccelli impattano con gli aerei in misura molto maggiore sui motori posti alla sinistra piuttosto che sulla parte destra, probabilmente attirati dalla luce di navigazione rossa che i velivoli portano proprio su quel lato.

La conferma arriva dopo avere analizzato circa 9.000 casi di incidenti di bird strike avvenuti sul suolo americano e riportati negli archivi dell'aviazione federale, dal gennaio 1990.

Lo studio, condotto insieme al colonnello William J. Barnes e pubblicato dall’Università dello Utah, ha tenuto in considerazione anche i numerosi casi registrati di uccelli che si scontrano con le torri di controllo degli aeroporti, in particolar modo quelle dotate di luci di segnalazione rosse anziché verdi.

Fusoliera aereo
Lo studio, condotto insieme al colonnello William J. Barnes e pubblicato dall’Università dello Utah, ha tenuto in considerazione anche i numerosi casi registrati di uccelli che si scontrano con le torri di controllo degli aeroporti, in particolar modo quelle dotate di luci di segnalazione rosse anziché verdi.

Secondo i ricercatori questi risultati potrebbero portare all'adozione di nuove misure per la sicurezza aerea, come ad esempio la modifica delle luci di navigazione rosse in favore di lunghezze d'onda più corte, più verso il blu, e l'utilizzo di luci supplementari che aiutino gli uccelli a individuare gli aerei e a evitarli.

Gli effetti sull’aviazione

I velivoli sono progettati per sopportare questo genere di collisione; tuttavia, quando un volatile e un aereo si scontrano, a causa delle elevate velocità e delle masse in gioco l'impatto può provocare danni ingenti, mettendo l'aereo in condizioni di non poter più volare o di volare in condizioni di emergenza.

Basti pensare che l'impatto con un uccello di 5 kg a 240 km/h, ossia la velocità di un velivolo in atterraggio, equivale ad un peso di mezza tonnellata fatto cadere da un'altezza di 3 metri.

In genere però è il pennuto ad avere la sorte peggiore. Quest’ultimo quando finisce risucchiato in un motore, in genere si disintegra, e in molti casi i piloti si accorgono dell'incidente dopo l'atterraggio, con il pieno controllo dei motori.

Può accadere però che parte del motore venga piegato o danneggiato, causando una perdita di potenza e mettendo a rischio la sicurezza del volo.