Una cometa è stata letteralmente polverizzata dal Sole

Il Sole ha deciso di iniziare il mese di luglio col botto, sì ma non il suo, bensì quello di una cometa che ha fatto il gravissimo errore di passargli troppo vicino, venendo letteralmente disintegrata dalla nostra stella.

Sole
Una cometa si è avvicinata troppo al Sole ed è rimasta scottata.

Il telescopio spaziale SOHO (SOlar and Heliospheric Abservatory) è stato lanciato in orbita quasi 30 anni fa, il 2 dicembre del 1995. Si tratta di una missione congiunta dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e dell’Agenzia Spaziale degli Stati Uniti (NASA), con l’obiettivo di studiare la nostra fonte di vita: il Sole.

La durata di questa missione doveva essere notevolmente inferiore rispetto a quella attuale, doveva infatti durare solo due anni, poi grazie agli incredibili risultati ottenuti è stata prorogata, al momento fino alla fine del 2025.

Per riuscire a portare avanti uno studio del Sole quanto più completo la sonda è stata dotata di ben 12 strumenti scientifici, tra i quali i più noti sono probabilmente i coronografi LASCO (Large Angle Spectrometer Coronagraph) C2 e C3 con le loro caratteristiche immagini della corona solare rispettivamente di colore rosso e blu.

La tragica fine della cometa

Stavolta al centro dell’attenzione c’è il SOHO LASCO C2 che ha immortalato la fine di una cometa, colpevole di essersi avvicinata troppo alla nostra cocente stella.

Le immagini sono relative alla mattina del primo luglio e si può notare molto bene la cometa che si avvicina progressivamente al Sole sulla destra della stella, fino a sparire, completamente disintegrata.

Probabilmente si tratta di una delle comete di Kreutz, una famiglia di comete radenti, ovvero quelle comete che al perielio (il punto di minima distanza dal Sole) passano estremamente vicine alla nostra stella.

Il loro nome deriva da quello dell’astronomo tedesco Heinrich Kreutz che per primo ne dimostrò l’origine comune, infatti si ritiene che questa famiglia di comete sia composta dai frammenti di un’unica grande cometa che si frammentò ormai molti secoli fa.

Proprio grazie alle immagini ottenute dalla sonda SOHO si è scoperto che questa famiglia è composta da migliaia di membri, alcuni più piccoli e altri più grandi.

La cometa fagocitata stavolta era più grande della maggior parte delle comete di questa famiglia ma assolutamente non abbastanza da riuscire a sopravvivere al passaggio al perielio, evitando la completa evaporazione.

Tutte le comete Kreutz hanno lo stesso destino

Infatti solo comete decisamente più grandi riescono a portare a termine un passaggio molto ravvicinato con il Sole, come ad esempio la Grande Cometa del 1843 o la cometa Lovejoy (più precisamente e rispettivamente la cometa 1843 D1 e la cometa C/2011 W3). Queste comete sono talmente grandi da poter essere viste anche in pieno giorno.

Purtroppo per lei la cometa immortalata in questo video non ha avuto la stessa sorte. In realtà il destino di tutte le comete Kreutz è proprio quello di finire disintegrate dalla nostra stella. Ogni passaggio al perielio infatti erode la cometa originaria che arriva ad un certo punto in cui la sua massa non basta a sopravvivere ancora alle elevatissime temperature che si trovano a quella distanza ravvicinata dal Sole.

Nel frattempo i coronografi NASA sono costantemente rivolti verso la nostra stella, pronti ad immortalare anche la tragica fine delle comete Kreutz.