Esplorazione di Marte più vicina, la NASA ha riunito un team di esperti per programmare al meglio i prossimi passi

La programmazione delle missioni spaziali è estremamente complicata, per questo motivo è nato il MEPAG, un gruppo di esperti con l’obiettivo di programmare al meglio i vari step per l’esplorazione di Marte.

Marte
Non è assolutamente facile programmare l'esplorazione di Marte, lo sa bene la NASA.

Sappiamo bene come Marte sia tra i pianeti più studiati e meglio conosciuti del sistema solare, la sua esplorazione è una parte molto importante delle missioni di esplorazione spaziale delle maggiori agenzie spaziali al mondo.

È dagli anni '60 che vengono inviate sul pianeta rosso dozzine di sonde tra orbiter, lander e rover, tutte per raccogliere quanti più dati possibili sul pianeta in vista di una futura esplorazione effettuata da esseri umani in carne ed ossa.

Per strutturare al meglio le sue missioni l’agenzia spaziale statunitense (NASA, National Aeronautics and Space Administration) ha deciso di creare il MEPAG, ovvero il Mars Exploration Program Analysis Group, una sorta di forum interdisciplinare, basato sulla comunità, per l’indagine e l’analisi a supporto degli obiettivi di esplorazione di Marte da parte della NASA.

Il MEPAG e il suo lavoro di supporto

Entrando più nel dettaglio MEPAG è responsabile di fornire i contributi scientifici necessari per pianificare le attività di esplorazione di Marte, stabilendone anche le priorità.

Fanno parte del MEPAG alcuni tra i massimi esperti al mondo di spazio, per questo motivo, per svolgere al meglio il suo ruolo, organizza cadenzatamente delle riunioni pubbliche per raccogliere informazioni, condurre studi specifici su determinate questioni e analizzare le attività future proposte.

Il MEPAG non si interessa solamente dell’esplorazione robotica del pianeta rosso ma anche di quella umana e di volta in volta documenta obiettivi, scopi e misurazioni necessarie per una programmazione più accurata di queste esplorazioni.

Superficie Marte
Il pianeta rosso nasconde ancora tantissimi misteri.

I principali obiettivi del MEPAG sono 4 e in realtà non riguardano solamente l’esplorazione di Marte ma anche quella delle sue lune, Fobos e Deimos.

Il primo obiettivo è quindi quello di determinare se Marte abbia mai supportato la vita. Questo perché si tratta del pianeta più simile al nostro, un pianeta di tipo roccioso, di dimensioni intermedie tra quelle della Terra e della Luna, e che un tempo, quasi 4 miliardi di anni fa, aveva un’atmosfera densa e sulla sua superficie erano presenti abbondanti quantità di acqua liquida. Proprio in quei tempi si è formata la vita sulla Terra e ci si chiede se si sia formata anche sul pianeta rosso.

Il secondo obiettivo è comprendere i processi e la storia del clima su Marte, capire quindi che fine ha fatto la sua acqua superficiale e anche la sua atmosfera. Infatti adesso il pianeta è completamente arido e anche la sua atmosfera si è ormai ridotta ad un sottilissimo strato.

La NASA non vuole lasciare niente al caso

Il terzo obiettivo è invece quello di comprendere l’origine e l’evoluzione di Marte come sistema geologico, studiando quindi le sue proprietà fisiche, i suoi rilievi, la sua composizione e tutti i fenomeni che lo hanno interessato o lo interessano ancora.

Infine l’ultimo obiettivo è proprio quello di prepararsi all’esplorazione umana, questo perché la NASA punta ad inviare i primi astronauti su Marte nel corso del prossimo decennio.

Ovviamente le missioni con equipaggio necessitano di una preparazione ancora superiore rispetto a quelle robotiche in quanto se non strutturate e programmate a dovere rischiano di mettere in pericolo la vita degli astronauti.