Un "fiore" su Marte, incredibile scoperta del rover Curiosity
La NASA ha annunciato che il rover Curiosity ha ottenuto immagini ad alta risoluzione di una peculiare formazione minerale presente sulla superficie di Marte. Scopri qui la sua origine e altre curiosità del veicolo spaziale che si trova sul Pianeta Rosso da più di un decennio.
La scorsa settimana la NASA ha condiviso immagini straordinarie di piccole e delicate formazioni simili a fiori rilevate sulla superficie di Marte. Con dimensioni prossime a 1 cm, il "fiore di roccia" è stato fotografato il 24 febbraio, come annunciato dalla NASA il 1 marzo. Dalla fusione di sei immagini catturate dal Mars Hand Lens Imager (MAHLI) a bordo del veicolo spaziale Curiosity, si è formata l'immagine di un ammasso di cristalli diagenetici che, secondo gli esperti del Jet Propulsion Laboratory della NASA, hanno la loro origine nelle precipitazioni di particelle minerali contenute nell'acqua.
Questi cristalli tridimensionali formati dalla combinazione di più minerali, secondo precedenti ricerche sul suolo marziano sono rimasti "intrappolati" all'interno di alcune rocce. L'effetto dell'erosione sulla superficie del Pianeta Rosso ha "scoperto" queste peculiari e resistenti formazioni cristalline che ricordano minuscoli fiori. Testimoni eccezionali del passato, i "fiori marziani" suggeriscono che la vita microbica associata alla presenza di acqua potrebbe essere esistita un tempo su quello che oggi è un pianeta inospitale.
Il Curiosity aveva già fotografato formazioni simili
In un'indagine rilasciata durante la 46a Conferenza di scienze lunari e planetarie, è stato documentato che sulla collina di Pahrump, nel cratere Gale, viene evidenziata presenza di acqua liquida, stando alle caratteristiche degli strati del suolo marziano in quella zona. I gruppi di cristalli tridimensionali identificati avevano una resistenza all'erosione maggiore rispetto a quella della roccia ospite. Con l'esplorazione analitica dello strumento ChemCam e dell'Alpha Particle X-Ray Spectrometer (APXS) del rover Curiosity è stato possibile determinare anche la composizione chimica di questi cristalli, caratterizzati da un'elevata presenza di magnesio e zolfo.
Un viaggio che dura da più di 3400 Sol!
Il Mars Science Laboratory, noto anche come Curiosity, come parte del Mars Exploration Program della NASA, è stato lanciato il 26 novembre 2011 a bordo del razzo Atlas V 541 da Cape Canaveral, in Florida. Il 6 agosto 2012 è atterrato dolcemente nel Cratere di Gale, mettendo alla prova le tecnologie innovative del momento.
Con dimensioni simili a un'auto sportiva (3 m di lunghezza, 2,7 m di larghezza e 2,2 m di altezza) e con un peso di 899 kg, è dotato di un generatore di energia elettrica basato sul decadimento radioattivo del plutonio. Dotato di telecamere in grado di acquisire immagini a colori e video a diverse distanze, numerosi spettrometri, rivelatori di radiazioni e sensori atmosferici, fa parte di programmi di ricerca incentrati sulla caratterizzazione climatica, sulla composizione del suolo e sulla determinazione della presenza di vita su Marte.
Curiosity è oggi il più grande e longevo dei rover che hanno esplorato Marte, e con scoperte come i "fiori marziani" continua a dimostrare che può contribuire con molte conoscenze all'esplorazione di un pianeta che sogniamo di abitare.