Tra cielo e terra: la sorprendente bellezza paesaggistica dei siti astronomici

Succede che i migliori cieli notturni siano visibili da luoghi di speciale bellezza e ricchezza storica, ma non è un caso. L’Osservatorio ESO ne offre un esempio.

Arco della fortezza Quitor
Nei pressi dell'Osservatorio Europeo Australe un arco in pietra della fortezza Quitor del XII secolo incornicia sullo sfondo il vulcano Licancabur. Credit: ESO/A. Ghizzi Panizza

Alcuni dei siti osservativi più importanti al mondo hanno un qualcosa di veramente speciale. Ancor prima di essere speciali per le loro proprietà osservative, sono stati considerati speciali per le bellezze naturalistiche che ne hanno fatto nel corso dei secoli luoghi sacri.

I siti di osservazione astronomica

I siti selezionati per la costruzione dei grandi osservatori astronomici offrono all’osservatore cieli bui e trasparenti di eccezionale bellezza. Grazie al bassissimo inquinamento luminoso ma anche all’elevata altitudine del luogo, il cielo notturno appare letteralmente tempestato di stelle e nessuna luce artificiale distrae la contemplazione.

Tra i principali requisiti che un sito di osservazione astronomica deve soddisfare vi sono il basso inquinamento luminoso (quindi la lontananza dai centri abitati), l’elevata altitudine che riduca lo spessore di atmosfera che la luce dei corpi celesti deve attraversare e, infine, una bassissima copertura nuvolosa in modo che numerose sia le notti serene ed idonee ad osservare.

Le montagne desertiche risultano tra i luoghi più idonei alla costruzione di osservatori e proprio su queste montagne oggi sorgono tra i più importanti osservatori al mondo.

Anche i crateri di vulcani spenti sono luoghi ideali per la costruzione di osservatori astronomici. Si pensi ad esempio alle isole Hawaii che ospitano Osservatori astronomici come il Gemini Nord, o i telescopi Keck I e II entrambi posizionati lungo il bordo del vulcano Mauna Kea.

Le Ande luogo speciale

Tra le montagne desertiche particolarmente speciali sono le Ande in Cile. Qui è stato realizzato l’Osservatorio Europeo Australe (ESO) i cui telescopi sono distribuiti in tre principali cerri (colline): cerro La Silla che è anche il primo sito in ordine cronologico in cui sono stati installati i telescopi dell'ESO, cerro Paranal dove sono stati costruiti i telescopi VLT, il Chajnantor plateau dove si trovano i radiotelescopi APEX e ALMA ed il cerro Armazones dove è in corso la costruzione dell'Extremely Large Telescope (ELT).

Geroglifici
Esempio di geroglifici rappresentanti lama scolpiti su una roccia nei pressi dell'Osservatorio di La Silla (ESO). Credit: ESO

In molti casi si tratta di luoghi ricchi di bellezze naturalistiche ma anche di storia millenaria. Il fatto che questi luoghi fossero frequentati da antiche popolazioni o fossero dagli indigeni considerati luoghi sacri ha inizialmente creato tensioni nel rilascio delle autorizzazioni per costruzione degli Osservatori.

Tuttavia, la realizzazione di questi telescopi e delle loro infrastrutture è stata sempre condotta con una notevole attenzione, sensibilità e rispetto verso ciò o verso chi veniva prima.

L’obiettivo è la realizzazione a impatto ambientale minimo e la presenza stessa di questi osservatori si traduce in ulteriori vincoli di preservazione dell’integrità dei luoghi.

La bellezza di questi luoghi e la ricchezza storica è non inferiore alla bellezza dei loro cieli notturni o alla bellezza delle meraviglie dell’Universo di cui questi luoghi diventano porta di accesso.

La Silla
Veduta aerea dell'Osservatorio di La Silla sulle Ande cilene. Credit: ESO

L’Osservatorio Europeo Australe, che sistematicamente pubblica "la foto della settimana", magari la più bella o rappresentativa della scienza che viene fatta con i suoi telescopi, ha ben pensato di scegliere come foto della settimana un soggetto tra le bellezze terrestri dei luoghi in cui i telescopi sono dislocati.

La foto di copertina mostra un antico arco in pietra della Fortezza di Quitor, risalente al XII secolo, abitata dalla popolazione indigena degli Atacamenos. Questa fortezza si trova vicino al villaggio di San Pedro di Atacama, non distante dalla pianura in cui sorge il radiotelescopio ALMA.

L’arco di questa fortezza incornicia sullo sfondo il vulcano Licancabur dietro il quale si trova l'omonimo lago, uno dei più elevati al mondo.