Problemi al telescopio Hubble, è entrato in modalità sicura. Cosa sta succedendo?

Dopo il satellite Swift anche Hubble è stato messo in modalità sicura a causa di alcuni problemi ai giroscopi. Al momento non si sa quando il satellite verrà rimesso in funzione.

Hubble
Il telescopio spaziale Hubble ha interrotto, provvisoriamente, la sua attività di ricerca.

Dal 24 maggio scorso il telescopio spaziale Hubble è entrato in modalità sicura, ovvero quella modalità operativa dei veicoli spaziali nella quale tutti i sistemi di bordo non essenziali vengono disattivati. In pratica quando un satellite entra in questa modalità vengono spente tutte le strumentazioni superflue e vengono mantenute attive solo le funzionalità indispensabili.

La NASA ha inoltre annunciato che da martedì sono in corso i lavori per rimettere in funzione l’Hubble Space Telescope (HST) che ormai da quasi 35 anni, più del doppio di quelli previsti, è tra i più importanti telescopi spaziali.

Il telescopio infatti è stato lanciato nell’orbita terrestre bassa, ovvero ad un’altitudine tra i 300 e i 1.000 km, il 24 aprile 1990. Più precisamente Hubble orbita ad una quota di poco superiore ai 500 km e questo gli permette di osservare l’universo senza la distorsione dell’atmosfera terrestre. In questo modo è in grado di fornirci immagini ad una risoluzione elevatissima, notevolmente superiore rispetto a quella dei telescopi che si trovano sulla Terra.

Gli strumenti in dotazione ad Hubble gli permettono di osservare lo spazio nel vicino ultravioletto, nel visibile e nel vicino infrarosso, ed è proprio grazie a queste immagini che questo satellite ha contribuito in maniera fondamentale alle scoperte in ambito astrofisico degli ultimi decenni.

Ma quali sono i problemi che affliggono Hubble?

I problemi del telescopio spaziale sono simili a quelli di un altro telescopio della NASA, Swift, anch’esso entrato in modalità sicura qualche tempo fa, e riguardano i suoi giroscopi. Infatti, come dichiarato dall’Agenzia Spaziale Statunitense:

Negli ultimi sei mesi, un particolare giroscopio ha restituito sempre più frequentemente letture errate, causando l’entrata in modalità sicura della navicella più volte e sospendendo le osservazioni scientifiche

Hubble in realtà è provvisto di ben sei giroscopi, di cui tre attivi. Questi misurano i tassi di rotazione del telescopio e fanno parte del sistema che determina e controlla la direzione in cui è puntato il telescopio.

Il giroscopio incriminato è tra i tre attivi e sta sperimentando una sorta di “saturazione”, indicando il valore massimo del tasso di rotazione possibile, indipendentemente dalla velocità con cui la navicella sta ruotando.

Anche se i tecnici della NASA sono sempre stati in grado di risolvere questi errori, resettando l’elettronica del giroscopio, queste sono sempre state soluzioni temporanee prima che il problema si ripresentasse.

Hubble 2
Dopo quasi 35 anni, dopo aver più che raddoppiato la sua vita, continua a osservare l'universo.

Per questo motivo la NASA ha deciso di utilizzare una nuova modalità operativa per questo satellite: operare con un solo giroscopio mantenendone un secondo disponibile per un uso futuro.

Questa opzione in realtà era stata ipotizzata più di 20 anni fa ed era stata selezionata come la migliore modalità operativa per prolungare la vita di Hubble.

Hubble sarà in grado di funzionare con questa modifica?

Non è la prima volta che questo satellite riduce il numero di giroscopi attivi: dal 2005 al 2009 infatti Hubble ha operato utilizzando solamente due giroscopi, mentre nel 2008, per un breve periodo, ne ha utilizzato solamente uno, senza avere impatti sulla qualità delle osservazioni scientifiche.

Tuttavia questa modifica causerà alcune variazioni e limitazioni: il satellite avrà bisogno di più tempo per ruotare e puntare un eventuale obiettivo scientifico, perderà un po’ della sua flessibilità sulle regioni da osservare e non sarà in grado di tracciare oggetti in movimento più vicini di Marte.

Questa modifica comporta un grande lavoro di ricerca per riconfigurare la navicella e il sistema con cui si interfaccia. Gli esperti della NASA prevedono di riprendere le operazioni scientifiche intorno a metà giugno, non ci resta quindi che attendere.