Il meraviglioso spettacolo delle nubi di Marte illuminate dai raggi solari è stato ammirato per la prima volta

Il rover Curiosity e le sue incredibili immagini ci hanno permesso per la prima volta di ammirare lo spettacolo delle nubi di Marte illuminate dai raggi del Sole, non era mai accaduto prima.

Il rover Curiosity continua a fornirci immagini spettacolari di Marte

Da 11 anni il rover Curiosity esplora la superficie marziana fornendoci continuamente nuove informazioni sul pianeta rosso. Le attività di Curiosity sono al centro della missione di esplorazione di Marte detta Mars Science Laboratory (MSL), della NASA.

La missione MSL

Il rover è stato lanciato nello spazio il 26 novembre 2011 ed è atterrato sul suolo marziano quasi un anno dopo, il 6 agosto 2012.

Da subito il veicolo ha iniziato a inviare immagini della superficie del pianeta e in teoria avrebbe dovuto portare avanti il suo lavoro per almeno un anno marziano, che corrisponde a circa due anni terrestri, ed invece la missione continua ad andare avanti da oltre 11 anni.

Il rover è inoltre equipaggiato con numerosi strumenti scientifici, i più avanzati mai utilizzati nelle missioni marziane fino a quel momento tra cui alcune telecamere che appunto negli ultimi anni ci hanno fornito immagini incredibili.

Tra queste c’è la MastCam, una camera progettata dalla Malin Space Science System che fornisce spettri multipli e immagini in truecolor attraverso due camere stereoscopiche tridimensionali. Le immagini catturate da questo strumento possono essere unite insieme per creare panorami del paesaggio attorno al rover.

Le infinite potenzialità della MastCam

Il design MastCam consiste in due sistemi di telecamere montati su un albero che si estende verso l’alto dal corpo del rover. Uno dei due sistemi di telecamere ha un obiettivo a risoluzione moderata, simile al PanCam dei Mars Exploration Rovers; mentre l’altro sistema ha un obiettivo ad alta risoluzione, ottimo per studiare il paesaggio lontano dal veicolo.

La Mastcam può anche registrare video ad alta definizione a 10 fotogrammi al secondo, inoltre è progettata per scattare istantanee a colori con esposizione singola simili a quelle scattate dalle tipiche fotocamere digitali sulla Terra. Non solo, il sistema dispone di più filtri per scattare serie di immagini monocromatiche che poi vengono utilizzate per analizzare i modelli di assorbimento della luce in diverse porzioni dello spettro elettromagnetico. Unito a ciò la MastCam dispone di un buffer dati interno per archiviare migliaia di immagini e/o diverse ore di riprese video ad alta definizione da trasmettere sulla Terra.

Questo sistema di acquisizione delle immagini può quindi essere utilizzato per supportare le operazioni di guida e campionamento del rover, per studiare il paesaggio, le rocce e i terreni marziani ma anche per visualizzare i fenomeni meteorologici, come nel caso specifico che tratteremo in questo articolo.

Infatti a metà marzo si è conclusa la seconda campagna di osservazione delle nubi marziane da parte di Curiosity, la prima era stata effettuata nel 2021 ed era incentrata sull’osservazione delle nubi nottilucenti e iridescenti.

Stavolta gli occhi del rover sono stati in grado di immortalare per la prima volta i raggi solari che filtrano attraverso le nubi di Marte al tramonto.

Stavolta invece gli occhi del rover sono stati in grado di immortalare per la prima volta i raggi solari che filtrano attraverso le nubi di Marte al tramonto. Questo particolare tipo di raggi solari prendono il nome di raggi crepuscolari perché possono comparire nel cielo marziano in prossimità del tramonto o dell’alba e sono stati osservati per la prima volta il 2 febbraio di quest’anno.

Come interpretare queste osservazioni

Analizzando queste immagini gli scienziati hanno ipotizzato che queste nubi si trovino più in alto rispetto al solito, dove quindi la temperatura è più bassa. Questo perché le nubi immortalate da Curiosity sembrerebbero composte di anidride carbonica, o ghiaccio secco, mentre la maggior parte delle nuvole di Marte sono composte da ghiaccio d’acqua e si trovano a non più di 60 km dal suolo.

Da quando è atterrato sul pianeta rosso il rover Curiosity ha prodotto più di un milione di immagini e ancora continua a regalarci una visuale di Marte incredibile. Non ci resta quindi che attendere la prossima spettacolare immagine del veterano marziano.