La fascia di Kuiper sarebbe più vasta del previsto, i modelli attuali sono errati?
Analizzando i dati raccolti dalla sonda New Horizons pare che la fascia di Kuiper, la regione che si estende oltre l’orbita di Nettuno, sia più vasta di quanto predetto in precedenza.
La sonda New Horizons della NASA viaggia per lo spazio da quasi 20 anni, da quando il 19 gennaio 2006 è avvenuto il suo lancio dalla base di Cape Canaveral, in Florida.
La sonda è stata sviluppata per l’esplorazione di Plutone, l’unico pianeta scoperto da uno statunitense, declassato poi a pianeta nano il 24 agosto 2006, a pochi mesi dall’inizio della missione di New Horizons.
La sonda ha poi effettuato un sorvolo di Plutone il 14 luglio del 2015. Comunque la sua missione prosegue con l’osservazione della fascia di Kuiper, di cui invia ancora dati alla Terra.
Cos'è la fascia di Kuiper?
La fascia di Kuiper è quella regione del sistema solare che si estende dall’orbita di Nettuno, ad una distanza di circa 30 UA (Unità Astronomiche) fino a 50 UA dal Sole.
Questa fascia è popolata da corpi minori, ovvero corpi celesti di secondaria rilevanza rispetto ai più notevoli pianeti o pianeti nani, ed è simile alla fascia principale, la regione situata tra le orbite di Marte e di Giove, ma 20 volte più estesa e decisamente più massiccia.
Una delle maggiori differenze tra questa fascia e quella principale è che mentre in quest’ultima sono presenti soprattutto asteroidi di natura rocciosa, nella fascia di Kuiper ci sono perlopiù oggetti composti principalmente da sostanze volatili congelate.
Grazie quindi ai dati che la sonda New Horizons ci invia continuamente da quasi un decennio sembrerebbe che questa regione del sistema solare sia molto più estesa di quanto pensassimo.
Questa deduzione è dovuta ai livelli di polvere molto più alti del previsto registrati dallo strumento Venetia Burney Student Dust Counter (SDC) a bordo della sonda, in grado di contare le particelle di polvere interplanetaria e di misurarne le dimensioni.
Questo strumento, dal 2006 ad oggi e per l’intero tragitto della sonda, sta rivelando i granelli microscopici che New Horizons sta incontrando lungo il suo viaggio e ha la particolarità di essere stato progettato, costruito e gestito da studenti.
Conoscere in maniera accurata la quantità e le dimensioni delle particelle di polvere interplanetaria è importante per riuscire a stimare il tasso di collisione tra i corpi più grandi della fascia di Kuiper e le particelle che si sollevano da loro dopo eventuali impatti con corpuscoli microscopici che provengono da regioni esterne al sistema solare.
Teoria e dati non sono concordi
In teoria, secondo i modelli correnti, ci si aspettava che la densità e la popolazione di corpi della fascia di Kuiper andasse a calare per distanze maggiori alle 50 UA da Sole. Tuttavia secondo i dati raccolti da New Horizons questo non è assolutamente vero, ciò significa che questa regione potrebbe estendersi per distanze molto maggiori, addirittura fino a 80 UA.
Questi risultati sono dovuti ai dati raccolti dalla sonda a distanze tra le 45 e le 55 UA ma non sono le uniche evidenze di questa nuova teoria, infatti anche il telescopio giapponese Subaru, che si trova alle Hawaii aveva osservato degli oggetti appartenenti a questa regione oltre i tradizionali confini della fascia.
In teoria la sonda New Horizons dovrebbe avere carburante a sufficienza per proseguire la sua missione fino agli anni 2040, in questo modo dovrebbe raggiungere distanze fino a 100 unità astronomiche dal Sole, in questo modo dovrebbe riuscire a fornirci dati a sufficienza per comprendere qualcosa di più della misteriosa fascia di Kuiper.