Inizia l'estate, ma la Terra sta per toccare il punto più lontano dal Sole: come è possibile?

Il 21 giugno, con il solstizio d'estate, entriamo nella stagione più calda dell'anno, ma la Terra sta per raggiungere il punto più lontano dal Sole, l'afelio. Com'è possibile che questo accada proprio adesso? Il fatto è che l'alternarsi delle stagioni non è influenzato da questa variazione di distanza Terra-Sole, ma dall'inclinazione dell'asse terrestre.

afelio
Solstizio d'estate e afelio: alcune curiosità.

Il 21 giugno 2023 è il giorno del solstizio d'estate, un momento astronomico che segna ufficialmente l'inizio della stagione estiva. Da quel momento avremo 94 giorni di estate, con giornate lunghe ed il clima più caldo dell'anno. Allo stesso tempo, però, la Terra sta per raggiungere il punto più lontano dal Sole.

Accadrà ad inizio luglio, quando il nostro pianeta raggiungerà quello che gli astronomi chiamano "afelio", il punto dell'orbita in cui Terra e Sole si trovano più distanti. Quel giorno la distanza della Terra dal Sole raggiungerà un massimo di circa 152.000.000 chilometri. Questo punto, chiamato “afelio”, viene toccato ogni anno a inizio luglio. Come è possibile che questo accada proprio quando fa più caldo? Prima di scoprirlo, andiamo a ripassare alcune cose.

Afelio e perielio, cosa sono?

La Terra ruota intorno al Sole compiendo un moto di rivoluzione che dura 365 giorni. Questa orbita della Terra intorno al Sole ha una forma ellittica. L'ipotesi che le orbite dei pianeti fossero ellittiche venne formulata dall'astronomo tedesco Keplero, contemporaneo di Galileo Galilei.

Il fatto che l'orbita del nostro pianeta intorno al Sole abbia una forma ellittica, fa sì che ci sia un momento dell'anno in cui la Terra si trova più lontana dal Sole, ed un altro in cui si trova invece più vicina.

L'orbita della Terra intorno al Sole ha la forma di una ellissi, ed il Sole occupa la posizione di uno dei due fuochi.

Il momento di massima vicinanza è chiamato perielio: quel punto viene raggiunto a inizio gennaio, ed in quel momento la Terra raggiunge la distanza minima di 147.000.000 di chilometri dal Sole.

L’afelio (termine introdotto dall'astronomo tedesco Johannes Keplero, che usò il greco “apo” che significa “lontano da”, ed “helios” che significa “sole”) è l'opposto del perielio ed è il momento di massima vicinanza Terra-Sole: questo punto dell'orbita viene raggiunto a inizio luglio. La distanza raggiunta è di 152 milioni di chilometri.

Distanza fra Terra e Sole. Varia da un massimo di circa 152 milioni di chilometri (afelio, ad inizio luglio), ad un minimo di 147 milioni di chilometri (perielio, ad inizio gennaio).

Il motivo per cui esiste un punto di massima ed uno di minima vicinanza fra Sole e Terra, si spiega con la forma dell'orbita terrestre. L'orbita della Terra ha infatti una forma ellittica, e non circolare. Quindi il percorso che la Terra compie intorno al Sole ha la forma di un’ellisse, in cui uno dei due fuochi è occupato dal Sole.

Da cosa dipende quindi il succedersi delle stagioni?

Il succedersi delle stagioni non è legato alla distanza della Terra dal Sole. Nonostante possa sembrare tanto, infatti, la differenza tra 147 e 152 milioni di chilometri non influenza il succedersi delle stagioni ed è impercettibile per noi umani.

Il succedersi delle stagioni è dovuto invece all'inclinazione del nostro pianeta rispetto ai raggi solari. Il 21 giugno, con il solstizio d'estate, nell'emisfero settentrionale i raggi solari arrivano con la maggior forza e la minor inclinazione, e le ore di luce sono le massime in tutto l'anno. Nello stesso giorno, si verifica il solstizio d'inverno nell'emisfero sud, con raggi più inclinati e indeboliti e meno ore di luce.

Tutto questo è legato all'inclinazione della Terra: il nostro pianeta compie infatti la sua orbita ellittica intorno al Sole inclinata di circa 23° rispetto alla perpendicolare al piano dell'orbita.

A seconda della posizione della Terra lungo l’orbita, nel corso dell'anno, i raggi solari incidono maggiormente sull'emisfero nord o su quello sud del pianeta, determinando l’alternarsi delle stagioni ed il verificarsi di momenti astronomici importanti come gli equinozi ed i solstizi.