Sentinelle del clima:le stazioni meteo più alte delle Alpi ed Europa. Quali estremi si sono registrati in alta montagna?

Le stazioni meteorologiche di alta montagna sono veri e propri guardiani del tempo e del clima e sfidano condizioni meteo estreme. Ecco quali sono gli osservatori meteorologi più alti delle Alpi, Appennino e Pirenei. E nel mondo qual è la più alta stazione meteo?

Veduta dell'area di ubicazione della stazione meteorologica di Plateu Rosà ai piedi del Cervino al confine fra Italia e Svizzera. Foto Francofranco56 pubblico dominio - wikimedia

Le stazioni meteo di montagna poste ad alta quota attirano l’attenzione coi valori spesso estremi che rilevano. Temperature veramente polari in inverno e gelo anche in estate colpiscono.

Oltre a fornire dati anche clamorosi le stazioni meteo poste sulle cime più alte delle Alpi e di altre catene montuose sono sentinelle del clima e misurano spesso anche altri parametri ambientali. A quelle quote i cambiamenti climatici sono ancora più evidenti.

Ecco quali sono le più alte stazioni meteo operative sulle Alpi e su altre catene montuose Europee.

Una sfida logistica e tecnologica

Installare e mantenere stazioni meteorologiche in alta quota è difficile: spesso bisogna portare i materiali in arrampicata o con elicottero. Sbalzi di temperatura, neve e vento possono danneggiare la strumentazione e rendere i dati inaffidabili. Le stazioni devono essere autonome energeticamente, ma il freddo riduce l’efficienza delle batterie e i pannelli solari possono coprirsi di neve. Quanto meno, grazie a cellulari e satelliti, la trasmissione dei dati è oggi più semplice

Non ultimo e incredibile, anche in luoghi così isolati ed estremi vi sono talora problemi di vandalismi e perfino di furti.

Qual è la stazione meteo più alta d’Europa?

La stazione meteo operativa più alta delle Alpi e d’Europa è posta sul Monte Bianco, sul col Major a 4750 m. E’ gestita dal ARPA Val d’Aosta, ed è stata installata nel 2015 nell’ambito di un progetto in collabazione con l’Associazione Ev-K2-CNR.

Riguardo i dati, il 26 febbraio 2018 la stazione ha registrato un valore artico di -36.6°C. Per opposto il 13 agosto 2024 ARPA Val d’Aosta ha comunicato che la temperatura era rimasta sopra lo zero per 33 ore consecutive, dalla mezzanotte del 10 agosto alle 9:00 dell’11 agosto.

il 13 agosto 2024 ARPA Val d’Aosta ha comunicato che la temperatura era rimasta sopra lo zero per 33 ore consecutive, dalla mezzanotte del 10 agosto alle 9:00 dell’11 agosto.

Il direttore tecnico Marco Cappio ha dichiarato: «Siamo praticamente sicuri che non vi siano state in passato così tante ore al di sopra dello zero. Un dato che non è la normalità, ma quello che stupisce di più è il fatto che non vi sia stato l’abbassamento notturno. È veramente anomalo a quella quota non avere il gelo notturno».

La seconda più alta: Capanna Margherita 4556 m.

Al secondo posto troviamo il Monte Rosa, al rifugio Capanna Margherita. Già storicamente qui furono effettuate osservazioni, anche se non continuativamente. Nel 1929 vi fu lasciato un termometro a massima e minima, nell’estate fu raggiunto e letto e si riscontrò un valore incredibile di -41°C! Inizialmente fu considerato inattendibile, ma stante il contesto di quello storico mese di febbraio è invece plausibile e sarebbe così questa la temperatura più bassa mai registrata in Italia!

Lo zero termico è un parametro molto importante e può essere confrontato e confermato dalle osservazioni delle stazioni di montagna, dove ci possono comunque essere alcune differenze. Siamo a settembre 2024 ed è ancora troppo alto per la stagione, a 4000 m.

Nel 2003 ARPA Piemonte installò una sofistica stazione meteo automatica, tutt’ora in funzione, salvo qualche breve periodo di interruzione.

Nel febbraio 2012 il termometro scese a -37°C, ma anche di recente, 29 novembre 2021, spicca un gelido -31.4°C.

Il record di caldo invece è del 29 giugno 2019, con +9.7°C. spesso nelle ultime estati hanno colpito anche qui prolungati periodi di temperature sopra zero, il 9 agosto 2024 il termometro ha toccato +9°C.

La più alta stazione meteo “sinottica”: Plateau Rosà

Ai piedi del Cervino, sull’omonimo ghiacciaio, si trova la storica stazione della rete sinottica del Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare. E’ posta a 3488 m, ed è in funzione dal 1947. Importante “avamposo meteo”, da allora ha inviato regolarmente fino al 1987 i bollettini Synop con codice 16052, e METAR, codice LIMH.

Poi vi sono stati alcuni periodi di interruzione, incluso durante l’estate 2003, ma da qualche anno è tornata operativa. Il record di freddo risale al gelido e storico febbraio 1956, con -34°C, quello di caldo incerto a causa di molte mancanze dati proprio nei recenti caldi anni. Il 5 agosto 2024 si sono toccati +13.2°C.

La più alta stazione amatoriale: Punta Penia Marmolada

Anche il mondo degli appassionati meteo gestisce stazioni di alta montagna. La più alta delle Alpi si trova a Punta Penia, 3343 m, nel massiccio della Marmolada. Installa nel 2022 dall’Associazione Meteotriveneto, ci ha fornito preziosi dati in un sito molto importante, purtroppo giunto alle cronache col tragico crollo di una porzione di ghiacciaio a luglio 2022. Non era in quei giorni ancora operativa la stazione, che comunque ci ha dato info importanti nell’estate in corso.

Il responsabile della stazione, Flavio Tolin, , il 31 agosto ha dichiarato che da 57 giorni il termometro non scendeva sotto zero.

Fra gli estremi rilevati nel suo periodo di funzionamento, spiccano come freddo -21.4°C IL 2 DICEMBRE 2023 e come caldo +13.3°C il 19 agosto 2023.

Altri osservatori meteo di montagna

Sono tante le stazioni di montagna che andrebbero descritte. Citiamo a nord della Alpi, gli osservatori storici di montagna della jungfraujoch a 3571 m in Svizzera e sul Sonnblick, 3111 m in Austria. Passando all’ Appennino, importantissimo il Monte Cimone, 2165 m e sui Pirenei al Pic du Midi, 2877 m.

E nel mondo? E’ sull’Everest, a poca distanza dalla vetta, ed è italiana sia come strumentazione che come gestione, sempre da parte dell’ l’Associazione Ev-K2-CNR. Ci ritorneremo!