Sembra incredibile ma anche su Marte ci sono le nuvole, e da oggi possiamo ammirarle tutti in un database pubblico

Proprio questa settimana è stato presentato l’ “Atlante delle Nuvole” di Marte, un database disponibile al pubblico con le immagini di nuvole e tempeste raccolte in 20 anni di osservazioni.

Nuvole Marte
Sul pianeta rosso si possono venire a formare nuvole e tempeste dalle forme più disparate.

Per chi non lo sapesse l’atmosfera marziana è molto sottile e questo potrebbe indurre alcune persone a pensare che quindi non si possano verificare i fenomeni tipici dell’atmosfera terrestre, come la formazione di nuvole e tempeste. Se anche voi avete pensato questo sappiate che non è così, pure su Marte avviene una vasta gamma di fenomeni atmosferici.

Infatti anche nell’atmosfera del pianeta rosso ci sono le nuvole e, così come quelle della Terra, possono assumere forme e dimensioni molto diverse, tanto che il Centro Aero-Spaziale Tedesco (DLR) di Berlino ha deciso di raccogliere le immagini di 20 anni di osservazione marziana con nuvole e tempeste, creando un database consultabile da chiunque: l’Atlante delle Nuvole di Marte.

20 anni di immagini del nostro cugino Marte

Il progetto è accessibile al pubblico liberamente ed è stato presentato ufficialmente dalla dottoressa Daniela Tirsch del DLR al Congresso di Scienza Europlanetaria (EPSC) 2024, tenutosi a Berlino.

È proprio la stessa Tirsch ad affermare che:

Le nuvole su Marte sono varie e affascinanti così come quelle che vediamo nei nostri cieli sulla Terra, con alcune caratteristiche uniche del Pianeta Rosso.

Le immagini raccolte nell’Atlante delle Nuvole sono state catturate dalla sonda Mars Express del programma scientifico New Horizon dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), lanciata il 2 giugno 2003 che ha poi raggiunto Marte 6 mesi dopo, il 25 dicembre 2003.

In origine la missione avrebbe dovuto concludersi nel 2012 ma visti gli ottimi risultati ottenuti e dell’efficienza degli strumenti si è deciso di prolungarla. È attualmente ancora in corso e dovrebbe proseguire il suo lavoro almeno fino al 2026.

Marte
La sonda Mars Express da oltre 20 anni osserva e raccoglie immagini di Marte ad altissima risoluzione.

Il merito per le straordinarie immagini è invece dello strumento High Resolution Stereo Camera (HRSC), una telecamera stereo ad alta risoluzione in grado di immortalare l’intero pianeta a colori, in 3D e con una risoluzione di circa 10 metri.

Le formazioni nuvolose e i fenomeni di tempeste possono svilupparsi da cristalli di ghiaccio di acqua e di anidride carbonica, ma in generale un ruolo molto importante nell’atmosfera e nel clima di Marte è svolto dalla polvere, tanto che la dottoressa Tirsch ha dichiarato:

Osserviamo anche impressionanti nuvole di polvere che possono estendersi per centinaia di chilometri, un fenomeno che fortunatamente non sperimentiamo sulla Terra.

Infatti su Marte, in certe stagioni, si possono creare grandi differenze di temperatura e pressione atmosferica in grado di generare venti più forti del solito. Questi possono sollevare grandi quantità di polvere dalla superficie marziana immettendola quindi nella sua sottile atmosfera.

Tra le immagini più spettacolari ci sono sicuramente le nuvole di polvere che si diffondono dalle cime degli enormi vulcani del pianeta rosso che assumono l’aspetto di nuvole da eruzione, sebbene i vulcani non siano più attivi da molto tempo.

Alcune nuvole sono molto simili a quelle terrestri

Ci sono poi vere e proprie tempeste di polvere a spirale e sistemi ciclonici che si formano ogni anno vicino al polo nord; oppure le cosiddette “nuvole di gravità”, delle increspature nuvolose che assomigliano molto a quelle che si formano anche sulla Terra, come le onde di sottovento.

La cosa interessante è che grazie all’osservazione prolungata del pianeta rosso è emerso che alcuni tipi di nuvole sono tipici di alcune località e/o di specifiche stagioni. Altre invece si possono formare in qualsiasi periodo dell’anno e in ogni luogo ma appaiono solo in determinati orari, come le nuvole crepuscolari che si possono osservare all’alba.


L’aver creato un vero e proprio database di tutte queste immagini renderà sicuramente più agevole lo studio della natura fisica di queste nuvole e tempeste, aiuterà a comprendere meglio le dinamiche atmosferiche e i cicli climatici su Marte fornendo dati utili anche per lo studio dell’atmosfera e del clima terrestre.