Ridurre il consumo di carne può aiutare a salvare il pianeta? Piccoli cambiamenti possono avere un grande impatto

Negli ultimi anni, le preoccupazioni sui cambiamenti climatici si sono intensificate e sempre più persone si chiedono cosa possono fare per contribuire alla lotta contro il riscaldamento globale. Sapevi che piccole riduzioni nel consumo di carne bovina possono avere un enorme impatto sulla cattura del carbonio?

Recentemente, uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista Proceedings of the National Academy of Sciences ha rivelato che una diminuzione di appena il 13% nella produzione di carne bovina nei paesi a reddito più elevato potrebbe ridurre 125 miliardi di tonnellate di CO2 dall’atmosfera, equivalenti a tre anni di emissioni globali di gas serra. Ma come è possibile che eliminare un po’ di carne dal menu possa avere un impatto così significativo?

Il segreto è nei pascoli

Gran parte della carne che consumiamo proviene dai pascoli, terreni ricoperti di vegetazione utilizzati per nutrire il bestiame. Questi pascoli rappresentano un terzo dell'uso totale del territorio del pianeta. Molte di esse erano originariamente foreste, che furono abbattute per fare spazio al pascolo. Tuttavia, se il bestiame venisse rimosso da queste terre, c’è un’alta probabilità che la vegetazione naturale ricresca, catturando grandi quantità di carbonio.

Questo processo è noto come sequestro del carbonio e funziona come un modo naturale per ridurre i livelli di CO2 nell’atmosfera. Rimboschendo le aree precedentemente occupate da pascoli, possiamo ripristinare le riserve di carbonio perse a causa della deforestazione.

Piccoli cambiamenti, grandi risultati

Per i paesi più ricchi, una riduzione del 13% nella produzione di carne non significherebbe un impatto così grande sull’approvvigionamento alimentare, ma apporterebbe un enorme beneficio al clima. Le aree di pascolo che verrebbero liberate potrebbero essere nuovamente coperte da foreste, aumentando la cattura del carbonio e contribuendo a combattere il riscaldamento globale.

Nei paesi in via di sviluppo, come il Brasile e la regione dell’Africa sub-sahariana, il miglioramento della gestione del bestiame può aiutare a compensare la perdita nella produzione di carne. Migliorare la salute del bestiame e la qualità dei pascoli può portare a una produzione più efficiente e meno dipendente da ampi tratti di terreno.

Il ruolo dei consumatori

Ma tu dove ti collochi in questa storia? Semplice: riducendo il consumo di carne bovina, puoi contribuire direttamente a ridurre i terreni utilizzati per l’allevamento del bestiame e a ripristinare più aree. Non è necessario eliminare completamente la carne dalla dieta (a meno che tu non lo voglia).

Piccoli cambiamenti, come mangiare un pasto vegetariano a settimana, possono fare la differenza. L’idea non è quella di incolpare o chiedere grandi sacrifici. Al contrario, è per dimostrare che i piccoli atteggiamenti di molti possono generare cambiamenti enormi per il nostro pianeta. Se i paesi più ricchi riuscissero a ridurre la produzione e il consumo di carne bovina, faremo un passo importante nella lotta al riscaldamento globale.

Un futuro più verde

E non è solo una questione di carbonio. Il rimboschimento dei terreni precedentemente adibiti a pascolo apporta benefici anche alla biodiversità, contribuendo a proteggere le specie animali e vegetali e migliorando la qualità del suolo e dell’acqua. Pertanto, l’impatto positivo della riduzione del consumo di carne va ben oltre il clima, influenzando positivamente l’intero ecosistema.

Allora, che ne dici di ripensare il consumo di carne nel tuo prossimo pasto? Ogni piccola scelta conta e insieme possono fare un'enorme differenza. Per saperne di più su come le nostre scelte quotidiane influenzano il pianeta e apprendere altri suggerimenti per vivere in modo più sostenibile, continua a seguire le nostre pubblicazioni qui su Meteored.

Riferimenti allo studio:

M.N. Hayek, J. Piipponen, M. Kummu, K. Resare Sahlin, S.C.McClelland, K. Carlson, Opportunities for carbon sequestration from removing or intensifying pasture-based beef production, Proc. Natl. Acad. Sci. U.S.A.