Potrebbe esserci vita fuori dalla Terra? Scienziati propongono una spiegazione del misterioso segnale "Wow!"

Gli astronomi dell'Università di Porto Rico propongono una spiegazione scientifica per l'origine dello strano segnale Wow! del 1977.

Wow!
Degli astronomi credono di aver trovato una spiegazione per il Wow! Credito: Big Ear/Università statale dell'Ohio

La ricerca della vita fuori dalla Terra è un argomento che attira l’attenzione di scienziati e non scienziati. Si basa sulla nostra curiosità di sapere se siamo soli nell'universo o se esiste una civiltà che condivide il cosmo con noi. Negli ultimi decenni sono state effettuate diverse ricerche, tra cui quella del tecnologico telescopio spaziale James Webb, uno dei cui obiettivi è osservare le atmosfere degli esopianeti.

Una famosa osservazione ebbe luogo nel 1977, quando un osservatorio della Ohio State University, noto come Big Ear, rilevò un segnale radio. Questo segnale divenne popolarmente noto come Segnale Wow! a causa di un'annotazione dell'astronomo Jerry R. Ehman. La scoperta e l'osservatorio Big Ear facevano parte di un progetto chiamato SETI (Search for Extraterrestrial Intelligence), che mirava alla ricerca di segnali radio che potessero indicare l'esistenza di vita al di fuori della Terra.

La cosa curiosa del segnale Wow! è che non fu mai più catturato, il che lo rende un enigma in astronomia. Alcuni suggeriscono che potrebbe essere un segno di vita extraterrestre mentre altri hanno spiegazioni diverse. Recentemente, un gruppo di astronomi dell'Università di Porto Rico sostiene di aver trovato una spiegazione plausibile al segnale Wow! che non ha nulla a che fare con la vita extraterrestre.

Il segnale Wow!

Il 15 agosto 1977, l'astronomo Jerry Ehman stava lavorando all'osservatorio Big Ear quando notò un segnale ad alta intensità della durata di 72 secondi. Sorpreso, Ehman cerchiò il segnale, che venne registrato come sequenza "6EQUJ5" e scrisse "Wow!" accanto. Ogni lettera rappresentava il numero di volte in cui il segnale registrato era più forte del rumore catturato nei minuti precedenti.

La "U" nel segno Wow! significa che il segnale ricevuto era quasi 30 volte maggiore del rumore di fondo.

Ogni segnale catturato da Big Ear veniva automaticamente registrato su carta dal sistema stesso. Se il segnale era inferiore al rumore veniva rappresentato da uno spazio vuoto. Se era da 1 a 9 volte più forte del rumore, veniva registrato come un numero e le lettere indicavano l'intensità superiore a quel valore. Anche il segnale Wow! era leggermente al di sopra della linea di emissione dell'idrogeno.

Il progetto SETI

L'Osservatorio Big Ear faceva parte di un progetto noto come SETI (Search for Extraterrestrial Intelligence). L'obiettivo del progetto era cercare segni di vita intelligente al di fuori della Terra. L'obiettivo di questo progetto era utilizzare le osservazioni delle onde radio per rilevare possibili segnali di comunicazione che potessero provenire da civiltà extraterrestri.

Il progetto è ancora attivo e ora effettua anche osservazioni laser, come nel caso di LaserSETI. Le frequenze di maggiore interesse per il progetto SETI erano quelle vicine alla frequenza della linea di emissione dell'idrogeno, considerata una frequenza universale. La scelta si basa sul fatto che l’idrogeno è l’elemento più abbondante nell’universo, il che renderebbe questa frequenza un punto comune per diverse civiltà da utilizzare come mezzo di comunicazione.

Mancanza di spiegazioni

Uno dei grandi misteri associati al segnale Wow! era la sua origine e la difficoltà di trovare una spiegazione. Due fattori erano essenziali per giustificare questa difficoltà. Il primo è che Big Ear dipendeva dalla rotazione terrestre per le sue osservazioni. Mentre la Terra continuava a ruotare, il telescopio si muoveva con essa e presto osservò una diversa regione del cielo, rendendo difficile trovare la posizione precisa del segnale. Il secondo fattore è che Big Ear mappava simultaneamente vaste aree del cielo.

Ciò significa che, anche tenendo conto della rotazione terrestre e del breve intervallo durante il quale è stato rilevato il segnale, individuare l'esatta fonte del segnale era estremamente difficile. Anche se alcune stime suggeriscono che il segnale potrebbe provenire dalla costellazione del Sagittario, determinare il luogo esatto da cui proveniva è praticamente impossibile.

Questa è la nuova spiegazione

Un gruppo di ricercatori dell'Università di Porto Rico si è riunito per analizzare i vecchi dati dell'Osservatorio di Arecibo. Nelle loro analisi, gli astronomi hanno trovato segnali simili al segnale Wow! ma di minore intensità. Propongono che il segnale possa provenire da nubi di idrogeno eccitate da un evento esterno, come una supernova o una pulsar.

Nube idrogeno
Regione con la presenza di una nuvola di idrogeno registrata da Subaru. Credito: Subaru/ESA

Le nubi di idrogeno sono comuni nella galassia e sono responsabili delle regioni di formazione stellare. In genere queste nubi emettono segnali di bassa intensità, ma qualche fattore esterno potrebbe aver causato un aumento di intensità. Anche andando un po’ oltre la linea di emissione dell’idrogeno che è servita come base per le osservazioni del Grande Orecchio.

Fine del mistero?

Se confermato, il segnale Wow! avrà finalmente una spiegazione plausibile dopo quasi 50 anni di mistero. La proposta avanzata in un nuovo articolo offre una spiegazione naturale per qualcosa che è comune nella galassia. Inoltre, le regioni di formazione stellare possono dipendere proprio da un fattore esterno che interagisce con la nube di idrogeno.

Riferimenti della notizia:

Méndez et al. Arecibo Wow! I: An Astrophysical Explanation for the Wow! Signal arXiv