I più grandi Osservatori Astronomici del mondo: alla scoperta di ESO, l’Osservatorio Europeo Australe

Sono numerosi, un po' distribuiti su tutto il globo. Con questo primo articolo proponiamo una panoramica dei maggiori osservatori astronomici, iniziando dal più grande osservatorio europeo, ma situato non in Europa, l'ESO, European Southern Observatory.

La Silla
Vista aerea della prima sede dell'ESO a La Silla (Cile). Credit: ESO

Quali sono i centri della ricerca astronomica da cui attingiamo informazioni sulle più recenti scoperte e le spettacolari immagini di oggetti astronomici che presentiamo nella sezione SCIENZA di Meteored? Proponiamo una panoramica dei maggiori osservatori astronomici, iniziando dall’europeo ESO, European Southern Observatory.

Quando si pensa ai maggiori osservatori astronomici si deve pensare che questi siano non solo centri di ricerca scientifica. Sono, almeno i maggiori, importanti centri di ricerca e sviluppo tecnologico. Sono il luogo in cui si fa uso delle più avanzate tecnologie e le più sofisticate tecniche disponibili.

Queste caratteristiche sono perfettamente incarnate dal più grande osservatorio astronomico europeo, l’ESO

Dove di trova l’ESO

Tre sono i principali requisiti affinché un sito geografico sia “ideale” per costruirvi un osservatorio astronomico: 1) basso inquinamento luminoso 2) elevata altezza sul livello del mare; 3) un elevatissimo numero di notti serene.

La presenza di luci artificiali rende il cielo luminoso, molto più luminoso delle stesse stelle, per cui è ideale un sito lontano dai centri urbani. L'atmosfera ricca di vapore d’acqua e turbolenta è un ulteriore ostacolo alle osservazioni. Minore è lo spessore di atmosfera (in alta montagna) migliore è la qualità delle osservazioni.

Per osservare serve che il cielo sia sereno, senza nubi. Quale posto migliore di un deserto per avere un elevato numero di notti serene.

Paranal
Veduta aerea della sede del Paranal dell'ESO. Credit: ESO

Considerato l’immenso investimento economico necessario alla realizzazione, al mantenimento e al continuo sviluppo del più grande osservatorio, era necessario trovare non un buon sito ma uno dei migliori al mondo. La scelta è andata sul deserto di Atacama, sulle Ande cilene, nell’emisfero australe.

Qui sono state realizzate tre sedi osservative.

La sede di La Silla

La prima sede, attualmente operativa, si trova a La Silla. E’ a circa 600 km a nord di Santiago ad un’altitudine di 2400 metri. Tra i più grandi telescopi operativi in questo sito vi sono il New Technology Telescope (NTT) con specchio da 3.58 metri ed il telescopio da 3.6 metri.

Armazones
Veduta del cerro Armazones dove è in corso la costruzione dell'Extremely Large Telescope. Credit: ESO

Quest’ultimo ospita un famoso strumento HARPS-S, uno spettrografo col quale sono stati scoperti numerosi esopianeti con il metodo delle velocità radiali.

La sede del Paranal

Seconda sede in ordine cronologico si trova al cerro Paranal, a 2635 metri sul livello del mare, più a nord di La Silla.

Questo sito ospita il VLT, Very Large Telescope. Si tratta di 4 telescopi, ciascuno con diametro dello specchio primario di 8 metri. Uno dei più potenti telescopi da terra in grado di osservare indipendentemente o in modo coordinato o interferometrico.

La sede di Chajnantor

Ad un’altitudine di ben 5100 metri, questa sede ospita il telescopio APEX, un telescopio da 12 metri che osserva nella regione spettrale del milli- e sub-millimetrico. In questo stesso sito si trova il telescopio ALMA. Anche questo opera nel millimetrico e consiste di un sistema di 66 antenne mobili distribuite fino ad una distanza di 16 km,

La sede del cerro Armazones

Ultima sede in ordine cronologico è il cerro Armazones ad un’altitudine di 3060 metri. E’ questa la sede scelta per la realizzazione dell'Extremely Large Telescope (ELT).

Questo telescopio con il suo specchio primario di 39 metri ed una cupola alta 80 metri sarà il più grande al mondo. Recentemente è stato realizzato l’ultimo segmento di specchio esagonale (ultimo di 949) che comporranno lo specchio finale. Attualmente è in corso la copertura della cupola la cui struttura è già completa.

Le top 10 scoperte all'ESO

Difficile elencare tutte le scoperte che nel corso di tanti anni (dalla fine degli anni '60) sono state realizzate grazie alle osservazioni effettuate con i telescopi dell'ESO. Il portale web dell'ESO ci offre una lista di quelle che ad oggi l'ESO stesso classifica come top 10 discoveries.

Buco nero
Prima immagine di un buco nero ottenuta grazie ai telescopi dell'ESO. Credit: EHT Collaboration

Tra queste citiamo: l'osservazione del moto delle stelle attorno al buco nero supermassiccio al centro della nostra Galassia; l'espansione accelerata dell'Universo; la scoperta di un pianeta nella zona abitabile della stella a noi più vicina (Proxima Centauri); la prima immagine di un buco nero; la genesi degli esopianeti; la rilevazione di una sorgente di onde gravitazionali; la misura spettroscopica dell'atmosfera di un esopianeta; ...

Stati membri

Sono 16 gli stati membri dell’ESO, oltre a Cile e Australia. L’attività è organizzata in direttorati e Xavier Barcos è l’attuale direttore generale.