Perché la Luna alcune volte sembra più grande? È colpa di un'illusione ottica
Il nostro satellite è in grado di affascinarci come pochi altri corpi celesti del nostro sistema solare e a volte è in grado di offrirci uno spettacolo ancora più mozzafiato, apparendo più grande del solito. Scopriamo perché.
La Luna, il nostro unico satellite naturale stabile, è con noi da tempo immemore e da sempre ha catturato l’attenzione degli esseri umani.
È il corpo celeste più luminoso nella notte scura, è una trasformista, non solo di giorno in giorno ma anche nel corso della stessa nottata. In molti infatti avranno notato che nel momento in cui sorge o in quello in cui tramonta a volte sembra più grande rispetto al solito.
Questo fenomeno ha un nome ben preciso e si chiama “l’illusione della Luna” e si tratta di una sorta di inganno del nostro cervello, infatti fotografando la Luna in diversi momenti della notte e misurandone il diametro ci rendiamo conto che questo è sempre uguale, non cambia tra quando è alta in cielo e quando è vicino all’orizzonte.
Ma come mai dal vivo sembra invece diversa?
È uno scherzo del nostro cervello e di come lui elabora le informazioni visive. Da un punto di vista scientifico si sta ancora indagando sulla questione per trovarne una spiegazione scientifica completa e solida che al momento ancora non abbiamo. In sostanza ci sono varie spiegazioni proposte che riguardano come il nostro cervello percepisce la dimensione degli oggetti in base alla loro distanza.
Per il nostro cervello più una cosa è vicina e più appare grande, più è lontana e più appare piccola, ma la nostra mente non sa che la distanza della Luna rimane pressoché uguale indipendentemente da dove si trovi nel cielo nel corso di una determinata notte.
Inoltre anche altri oggetti nel nostro campo visivo possono concorrere in questo inganno. Osservare la Luna assieme a alberi, edifici o montagne fanno credere al nostro cervello che la Luna sia più grande e più vicina di quanto non lo sia in realtà.
Questa illusione ottica ha un nome preciso e si chiama illusione di Ponzo, in pratica si ha un’errata percezione della dimensione di alcune figure in base a ciò che si vede sullo sfondo. Questo è dovuto alla percezione prospettica che si ha di un’immagine.
Tuttavia queste spiegazioni non sono sufficienti, perché anche gli astronauti in orbita vedono l’illusione della Luna e non hanno oggetti in primo piano che fungano da indizi di distanza. Ci manca quindi un ulteriore tassello per spiegare in maniera completa questo inganno.
Come prova del fatto che questa percezione sia falsa, se non si hanno a disposizione fotografie della Luna in vari momenti di una stessa notte, si possono fare dei test dal vivo. Ad esempio si può osservare il nostro satellite tramite un tubo di carta, noteremo che la Luna occupa la stessa porzione di spazio all’interno del tubo.
Anche gli astronauti vedono l'illusione della Luna
O ancora si può inserire un oggetto di riferimento alla nostra visuale, ad esempio potremo allungare una mano verso la Luna rapportandone la dimensione ad un nostro dito o a una nostra unghia, noteremo così che la Luna se quando sta sorgendo ha dimensioni paragonabili all’unghia del nostro indice, le avrà anche una volta alta nel cielo.
L’unica reale differenza che possiamo riscontrare nel nostro satellite nel corso della notte riguarda il suo colore. Infatti quando la Luna è bassa sull’orizzonte la sua luce (ossia quella che lei riflette) deve attraversare uno spessore maggiore di atmosfera e questo la fa apparire più gialla a causa dell’interazione tra le varie lunghezze d’onda della luce e le particelle che compongono l’atmosfera terrestre. Alti livelli di inquinamento posso addirittura accentuare questo effetto facendola apparire quasi rossa.