Il Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise compie 100 anni
Nel luglio del 2023 ha compiuto 100 anni il Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise (PNALM), il secondo parco naturale nazionale creato in Italia dopo quello del Gran Paradiso.
Il 12 luglio del 1923, esattamente cento anni fa, nasceva ufficialmente il Parco Nazionale d'Abruzzo, il più antico parco naturale dell'Appennino. L'istituzione del Parco era già stata approvata nel gennaio del '23, ed entrò in vigore nel luglio di quell'anno, esattamente un secolo fa.
Oggi si chiama "Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise", abbreviato a volte in PNALM, perché parte del suo territorio si trova anche in queste regioni. Si estende su oltre 50.000 ettari, nel cuore dell'Appennino centrale, ed il suo simbolo è l'orso marsicano, una sottospecie dell'orso bruno comune endemica dell'Italia centro-meridionale e che si trova soltanto in quest'area.
I primi due Parchi nazionali d'Italia: 100 anni fa
Pochi mesi prima dell'istituzione del Parco d'Abruzzo, il 3 dicembre del 1922, era stato istituito il Parco Nazionale del Gran Paradiso, primo parco nazionale in Italia, situato sulle Alpi, tra Valle d'Aosta e Piemonte, attorno al massiccio del Gran Paradiso. Il Gran Paradiso è oggi un parco che si estende su oltre 71.000 ettari. Non lontano dal Gran Paradiso si trova anche il primo parco nazionale istituito in Francia, il Parc national de la Vanoise.
Poche settimane dopo venne istituito anche il Parco Nazionale d'Abruzzo, nel gennaio 1923, la cui esistenza diventa ufficiale il 12 luglio. Fra il 2022 ed il 2023 sono stati ricordati quindi i 100 anni dalla nascita dei due primi parchi nazionali in Italia. A seguire ne sarebbero arrivati tanti altri, ed oggi sono in tutto 25, mentre sono almeno 870 le aree protette in Italia, per una superficie pari al 10,5% del territorio.
Il Parco d'Abruzzo
Oggi il Parco d'Abruzzo si chiama "Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise", PNALM, perché parte del suo territorio si trova, oltre che in Abruzzo, anche nel Lazio e nel Molise. La sua estensione è di 50.000 ettari, nel cuore dell'Appennino centrale, in un'area piena di montagne, alcune delle quali superano i duemila metri di quota, vasti boschi di faggio e paesini antichi. La sua fauna protetta è molto ricca, ed il simbolo del Parco è l'orso marsicano.
Dal 1980 è iniziata la suddivisione del Parco in aree a diversa protezione, con una zonizzazione che protegge integralmente alcune aree consentendo in altre le attività antropiche, così da conciliare la presenza umana con la protezione e conservazione di fauna e flora.