Via libera alla realizzazione di ANDES, strumento di punta dell'Extremely Large Telescope ELT

Via libera alla realizzazione dello strumento ANDES, uno spettrografo di punta a corredo dell'Extremely Large Telescope, quello che sarà il telescopio più grande mai prima realizzato.

ELT
Rappresentazione artistica, ma verosimile, di come apparirà l'Extremely Large Telescope una volta completata la costruzione. Credit: ESO

Procedono a ritmi serrati i lavori di costruzione di quello che sarà il più grande telescopio mai realizzato. Non si tratta di un telescopio “grande” ma di un telescopio “estremamente grande”. Infatti, il suo nome è Extremely Large Telescope, abbreviato in ELT.

La costruzione sta procedendo su diversi fronti

Innanzitutto, è in fase avanzata la costruzione della cupola che ospiterà il telescopio. Ogni telescopio necessita di una struttura che lo protegga dagli agenti atmosferici. Nel caso di ELT si tratta di una struttura a base circolare con un diametro di circa 90 metri (poco meno della lunghezza di uno stadio di calcio) ed un’altezza di circa 80 metri (quasi quanto un palazzo di 30 piani).

Il sito in cui sta venendo costruito ELT è il Cerro Armazones, nel deserto cileno di Atacama, a circa 3600 metri di altitudine.

E’ in corso anche la realizzazione dello specchio primario la cui funzione è raccogliere quanta più luce possibile dagli oggetti astronomici che andrà ad osservare. Questo specchio sarà composto da 798 specchi esagonali delle dimensioni di circa 1.4 metri di larghezza ciascuno che, una volta assemblati, formeranno un unico specchio di 39 metri di diametro.

E’ in corso la costruzione della montatura del telescopio il cui scopo è sostenere lo specchio e permetterne la movimentazione in modo tale da poter puntare zone diverse del cielo.

Ma parte importantissima è la strumentazione che registrerà opportunamente la luce raccolta dal telescopio sia per ottenere immagini degli oggetti astronomici osservati - le camere per imaging - sia per analizzarne le componenti spettrali della radiazione - gli spettrografi.

Nel caso specifico di ELT, saranno ben 6 gli strumenti montati a valle del telescopio, veri gioielli di tecnologia.

Lo spettrografo ANDES

Uno di questi strumenti di ELT si chiamerà ANDES che sta per ArmazoNes high Dispersion Echelle Spectrograph.

ANDES
Rappresentazione artistica di come dovrebbe apparite lo strumento ANDES. Credit: ESO

ANDES è quindi uno spettrografo la cui funzione è quella di separare la radiazione proveniente da un oggetto astronomico nelle sue diverse componenti spettrali. La tecnica utilizzata per la dispersione sarà quella “echelle”.

A differenza del classico prisma in cui la separazione della luce nei suoi diversi colori avviene attraverso l’attraversamento e conseguente rifrazione, il reticolo echelle, estremamente più potente, è caratterizzato da scanalature microscopiche che riflettendo con angoli diversi la luce dell’oggetto astronomico (raccolta dallo specchio) la separano nelle sue diverse lunghezze d’onda, producendo uno spettro ad alta risoluzione.

ANDES riuscirà ad ottenere spettri nella banda del visibile e del vicino infrarosso dalla cui analisi sarà possibile studiare caratteristiche, quali ad esempio la composizione chimica per una grande varietà di oggetti astronomici.

Sarà utilizzato per monitorare le atmosfere degli esopianeti di tipo terrestre per cercare segni di vita. Verrà utilizzato per cercare le primissime stelle, le famose stelle di Popolazione III che secondo i modelli dovrebbero essere costituite di solo idrogeno ed elio; nonché per testare le variazioni delle costanti fondamentali della fisica e misurare l’accelerazione dell’espansione dell’Universo.

Il consorzio ANDES

Strumenti come ANDES necessitano di grandi collaborazioni internazionali per essere realizzati. Di fatto, è stato costituito un consorzio internazionale cui partecipano istituti di ricerca di 13 diverse nazioni - 10 nazioni europee e 3 oltreoceano (USA, Canada, Brasile).

Lo scorso 5 Giugno è stato firmato l’accordo tra Xavier Barcons, direttore generale dell’European Southern Observatory (l’ente di cui fa parte ELT), e Roberto Ragazzoni, presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica che è l'istituto leader del consorzio ANDES.

Accordo
Firma dell'accordo tra ESO (nella persona del Direttore Xavier Barcons) e il consorzio ANDES (nella persona di Roberto Ragazzoni) presidente dell'INAF, istituto leader del consorzio. Credit: ESO

Con questo accordo, l’ESO incarica ufficialmente il consorzio per la realizzazione di questo strumento.

“ANDES sarà uno strumento con un enorme potenziale per scoperte scientifiche rivoluzionarie, che possono influenzare profondamente la nostra percezione dell’Universo ben oltre la piccola comunità di scienziati” dice Alessandro Marconi, Principal Investigator dello strumento.

L'inizio dell'attività scientifica di ELT è previsto per il 2028.