Nuotare in inverno nell'acqua fredda fa davvero bene alla salute?
Nuotare nelle acque fredde, o praticare il cosiddetto “cold swim”, anche in inverno, è una disciplina che ha acquistato molta popolarità negli ultimi anni, e non solo nei Paesi caratterizzati da un clima freddo.
Nuotare nelle acque fredde, o praticare il cosiddetto “cold swim”, anche in inverno, è una disciplina che ha acquistato molta popolarità negli ultimi anni, e non solo nei Paesi caratterizzati da un clima freddo (dove in realtà era popolare da tempo).
Il nuoto può aiutare a migliorare la salute del cuore e delle arterie, ridicendo la pressione sanguigna e prevenendo così le malattie cardiache. L'acqua fredda e l'esercizio fisico in acqua aiutano a migliorare il sistema immunitario, proteggendo il corpo dalle malattie invernali.
Cosa dicono gli studi scientifici?
Secondo un recente studio del 2022, condotto su oltre 1.100 donne di età compresa tra i 16 e gli 80 anni che praticavano il nuoto in acque fredde, circa la metà riferiva benefici sull’ansia, più di una su tre sull’umore e altrettante sulle vampate, e lo stesso si vedeva in donne in età fertile ma con cicli mestruali particolarmente dolorosi.
Tuttavia, il fatto che essa sia nata spontaneamente, senza particolari limitazioni o regole, comporta alcuni rischi, che ora un articolo pubblicato su Women’s Health dai ricercatori delle università di Portsmouth, del Sussex, e di altri atenei britannici (dove il “cold swim” è assai popolare) fa il punto, e chiede alcuni provvedimenti specifici.
In questo studio del 2022 era anche emerso che il 64% delle nuotatrici preferiva il mare, e quasi il 90% lo frequentava tutto l’anno, a prescindere dalla stagione. In estate, la permanenza media era compresa tra 30 e 60 minuti, in inverno tra cinque e 15.
I benefici apportati al sistema immunitario
Nuotare in acqua fredda rafforza il sistema immunitario. A contatto con l’acqua fredda i vasi sanguigni della cute si restringono, stimolando l’irrorazione degli organi principali all’interno del corpo. La circolazione viene attivata, il battito cardiaco accelera, la pressione arteriosa aumenta rapidamente e l’organismo rilascia adrenalina.
Nuotando in acque fredde il sistema cardiovascolare viene sollecitato molto di più che durante una seduta in sauna.
Per questo motivo questa attività non è indicata per persone che soffrono di ipertensione, malattia occlusiva delle arterie periferiche, aritmie cardiache e qualsiasi altra malattia che può peggiorare con il freddo. In presenza di altre malattie croniche si consiglia di consultare il medico di fiducia.