Nel Mediterraneo navi e imbarcazioni usate come “isole mobili” dagli uccelli migratori
Uno studio condotto attraverso i rilievi ornitologi effettuati durante una campagna oceanografica, ha indagato questo fenomeno ed ha evidenziato che nel Mediterraneo decine di specie diverse, si fermano sulle navi durante la loro migrazione.
Come abbiamo visto in questo articolo, la migrazione è un fenomeno preciso e regolare che si ripete stagionalmente. Gli uccelli migratori sono dei veri e propri pendolari, che si muovono ciclicamente tra due aree, quelle di riproduzione, a nord, e quelle di svernamento, più a sud.
In primavera tendono a muoversi verso nord, in direzione dei luoghi di nidificazione, fra l’est e il nord Europa. In autunno, invece, si spostano a sud, per trascorrere l'inverno in luoghi con climi più caldi e accoglienti. Avviene regolarmente ogni anno, con flussi migratori definiti di andata e di ritorno.
Avviene regolarmente ogni anno, con flussi migratori definiti di andata e di ritorno. In linea generale le migrazioni sono una risposta adattativa ai cambiamenti stagionali che influenzano la disponibilità delle risorse.
Gli uccelli sono costretti a migrare, poiché si spostano da aree che diventano inospitali per loro, senza cibo e risorse, verso altre zone che gli consentono di sopravvivere con maggiori probabilità nonostante i pericoli del viaggio.
Navi mercantili e traghetti come "isole galleggianti" per gli uccelli migratori?
Uno studio condotto attraverso i rilievi ornitologi effettuati durante una campagna oceanografica, ha indagato questo fenomeno ed ha evidenziato che nel Mediterraneo decine di specie diverse, tra cui ballerine, rondini, limicoli, falchi e persino gufi, si fermano sulle navi durante la loro migrazione.
Tale osservazione ha stupito gli stessi scienziati, visto che il fenomeno pare essere molto più diffuso di quel che sembra. Per comprendere la portata di ciò bisogna tener presente che nel Mediterraneo transitano circa 230.000 navi ogni anno.
Di queste, circa 120.000 sono navi mercantili, mentre le restanti sono navi da crociera, pescherecci, navi militari e altri tipi di imbarcazioni. Uno dei punti più caldi di questo intenso traffico si colloca proprio fra Calabria e Sicilia ed è il Canale di Sicilia, con circa 100.000 navi che lo attraversano ogni anno.
Per cui le numerose navi che lambiscono le coste o partono dai porti calabresi possono influenzare le opportunità di un nutrito numero di uccelli migratori in volo sul mare.
Quali sono i fattori che influenzano la sosta in mare?
I fattori sono diversi. Uno dei principali riguarda le cattive condizioni atmosferiche che questi uccelli possono incontrare durante le traversate del Mediterraneo. Le navi possono offrire riparo da temporali e venti forti.
Rifornimento di energia
Le navi possono fornire cibo e acqua, anche se in quantità limitate. Quanto basta per rinfocilarsi in vista della traversata. Ad esempio alcune specie, come i pigliamosche, catturano gli insetti come le falene attratti dalle luci dell’imbarcazione durante la notte.
Riposo
Le navi possono offrire un luogo sicuro per riposare e recuperare le energie prima di continuare il viaggio. Lo studio ha stimato che circa 4 milioni di uccelli che potrebbero fermarsi sulle navi ogni anno solo nel Mediterraneo.
Cosa viene evidenziato da questo studio?
Le navi possono avere un impatto significativo sulla migrazione degli uccelli, sia positivo che negativo. C'è ancora molto da imparare su questo fenomeno, tanto che sono necessari ulteriori studi per comprenderne meglio tutte le implicazioni.
Questa è una delle pochissime dedicata a questo fenomeno spesso bollato come sporadico ed occasionale, ma che invece come dimostrato è rilevante rispetto alla vita di milioni di uccelli e ha dinamiche legate alle condizioni ambientali e degli animali che inducono la sosta in nave sono tutte da approfondire.
Fonte della notizia:
Maurizio Sarà et All, Welcome aboard: are birds migrating across the Mediterranean Sea using ships as stopovers during adverse weather conditions?, Ibis: International Journal of Avian Science.