Alla scoperta della gigantesca ed incredibile farfalla civetta!
Caligo Eurilochus è un insetto lepidottero, originario del Centro e Sud America, popolarmente noto come "farfalla civetta" e ha caratteristiche affascinanti che sorprendono chiunque lo osservi da vicino. Scoprila qui!
In zoologia, quella disciplina della biologia che studia gli animali - Caligo Eurylochus è un insetto lepidottero, appartenente alla famiglia dei Nymphalidae ed endemico dell'America Centrale (dal Messico) e del Sud America (bacino del Rio delle Amazzoni). Conosciuta anche come farfalla civetta, ha caratteristiche che lasciano davvero a bocca aperta. Il nome farfalla civetta deriva dall'aspetto curioso che ha, con macchie a forma di occhio (enorme e spalancato) che ricordano gli occhi di un rapace notturno. È una farfalla dalle dimensioni impressionanti, in quanto può raggiungere fino a 18 cm di apertura alare, essendo tra le più grandi della sua famiglia. Manifestano anche un blu abbagliante con dettagli neri. L'ala blu non svanisce mai, nemmeno diversi anni dopo la sua morte.
Per quanto è noto, queste caratteristiche fisiche servono come metodo efficace per passare inosservati ai predatori, o addirittura per spaventarli. Sembrano infatti più grandi e più pericolose di quanto non siano in realtà. Questo curioso insetto volante ha abitudini crepuscolari quando raggiunge l'età adulta, volando lentamente all'alba e al tramonto. Essendo effimera, come gli altri esemplari della specie, la farfalla civetta dura circa tre mesi. Occorrono 105 giorni per raggiungere questo stadio (metamorfosi completa).
Le larve si nutrono di varie piante ospiti, come Calathea latifolia (Marantaceae), Heychium sp. (Zingiberaceae), Heliconia latispatha (Heliconiaceae) e Musa spp. (Musaceae). Come regola generale, le femmine sono più grandi e meno colorate dei maschi. Un altro aspetto curioso della farfalla civetta è che non ci sono esemplari identici. Infine, questa specie ha come principale minacce la vespa – che depone le uova in qualsiasi farfalla civetta (maschio o femmina) parassitandole, gli insetticidi usati nelle piantagioni di banane, che possono provocarne la morte, la cattura criminale e la distruzione del loro habitat.