Misterioso segnale radio dallo spazio, la storia dell’enigmatico “WOW!”
Nell’estate del 1977 venne captato un misterioso segnale radio, in tanti hanno cercato di dare una spiegazione a questo, ma ad oggi la sua origine resta ancora segreta.
La mattina del 18 agosto 1977 l’astronomo 37enne Jerry Ehman, mentre controllava alcuni dati provenienti dal Big Ear Radio Observatory della Wesleyan University, in Ohio, scoprì un insolito segnale extraterrestre. Per il grande stupore nel vederlo il ricercatore dopo aver cerchiato con una penna rossa il segnale scrisse accanto la parola “Wow!”, da qui il nome appunto di “segnale Wow!”.
I dati che stava analizzando Ehman erano relativi al 15 agosto, in mezzo ad una sfilza di numeri 1 e 2, riferiti al rumore di fondo, era presente la sequenza alfanumerica 6EQUJ5.
La particolarità di questo segnale dallo spazio
Il segnale durò circa 72 secondi e dovrebbe essere stato originato in una regione dello spazio in direzione della costellazione del Sagittario, con picco di intensità corrispondente alla lettera U, nella frequenza 1420 MHz, molto vicina alla frequenza della riga a 21 cm dell’idrogeno neutro.
Il Big Ear Radio Observatory analizzava proprio questa banda di frequenza perché è quella in cui emette l’idrogeno “freddo”.
Questa frequenza che si trova nelle microonde è molto utilizzata in astronomia in quanto può attraversare senza essere bloccata le varie polveri stellari che invece risultano opache nella banda elettromagnetica del visibile.
Per questo motivo il SETI (Search for Extra-Terrestrial Intelligence), il programma dedicato alla ricerca della vita intelligente extraterrestre fondato nel 1974 da Frank Drake, aveva tarato i suoi ricevitori proprio su questa frequenza, ipotizzando che eventuali forme di vita evolute avrebbero utilizzato proprio questo canale per inviare i propri messaggi.
Ovviamente, poiché il “Segnale Wow!” fu captato appena pochi anni dopo la nascita del SETI tutti i ricercatori aderenti a questo programma cercarono altri segnali simili a questo, ma purtroppo ad ora nessuno è mai più riuscito ad osservare questo tipo di trasmissione radio, malgrado i numerosissimi tentativi.
Negli anni successivi lo spazio è stato scandagliato sia con il radiotelescopio Big Ear che con altri strumenti anche più potenti ed innovativi ma senza ottenere alcun risultato.
Era un segnale inviatoci da altre forme di vita extraterrestri?
Al momento non c’è una risposta certa a questa domanda. Negli anni Ehman stesso e altri scienziati hanno provato a dare una spiegazione a questo segnale, ricercando magari soluzioni più convenzionali, ad esempio ipotizzando che la fonte fosse un aereo, un satellite o un corpo celeste all’interno del nostro sistema solare. Nessuna di queste ipotesi però era in grado di spiegare questo segnale così anomalo.
Tra le possibili soluzioni una delle più recenti è del docente del St. Petersburg College in Florida, l’astronomo Antonio Paris. Secondo Paris il segnale potrebbe essere stato prodotto da due comete che nel 1977 si trovavano localizzate proprio in prossimità della fonte del segnale: 266P/Christensen e 335P/Gibbs.
Il segnale quindi sarebbe stato prodotto dalla nube di idrogeno che le accompagna e non si sarebbe più ripetuto in quella stessa posizione perché nel tempo le comete hanno modificato leggermente la loro orbita, non ripassando più per quel punto dello spazio.
Tuttavia questa è solo una delle tante teorie sviluppate nel corso di questi quasi 50 anni, la verità è che ancora non abbiamo una risposta certa su chi o cosa abbia prodotto quel misterioso segnale.