La meraviglia dei boschi in autunno, ecco i benefici del foliage per il corpo e la mente
In pochi sanno che le passeggiate nei boschi in autunno apportano numerosi benefici al corpo e alla mente, con vantaggi per il sistema cardiovascolare, la riduzione dello stress, il miglioramento dell’umore e delle capacità cognitive.
Quando inizia la stagione autunnale inizia il periodo in cui cadono le foglie dagli alberi. Questo processo, per noi ormai diventato abitudinario, altro non è che complesso meccanismo biologico all’interno degli ecosistemi.
Proprio in questo periodo dell’anno la diminuzione delle ore di luce e l’abbassamento delle temperature medie, innescano una serie di cambiamenti ormonali all’interno degli alberi e degli arbusti decidui, che provocano prima il cambio di colore delle foglie, ed in seguito il distaccamento del picciolo dal ramo.
Se però siamo abituati a veder cadere le foglie rosse e gialle tipiche della stagione autunnale, non tutti sanno, invece, che anche le piante sempreverdi perdono le foglie. Il loro ricambio è continuo, avviene in altre stagioni e in seguito a fenomeni differenti.
La caduta delle foglie
Le foglie, che durante la primavera e l’estate hanno svolto un ruolo di fondamentale importanza, attraverso il processo di fotosintesi clorofilliana, in autunno, mancando le condizioni necessarie, con la sensibile diminuzione delle ore di luce, restano inattive.
Con il freddo tutte le sostanze nutritive presenti nelle foglie, si trasferiscono nel tronco, la clorofilla che è il pigmento che dà colore alle foglie, si degrada e di conseguenza le foglie cambiano colore e si ingialliscono. Le foglie perdono così vita, si indeboliscono e cadono.
Le foglie in autunno non sono più indispensabili, ma al contrario possono essere dannose perché in inverno la neve potrebbe accumularsi su di esse appesantendole, questo potrebbe causare anche la rottura dei rami, specialmente in caso di nevicate molto bagnate.
L’importanza delle foglie cadute
Le foglie cadute sul terreno, durante la stagione autunnale, rappresentano una vera ricchezza per tutto l’ecosistema dei boschi. Ammassandosi al suolo le foglie morte creano uno strato di sostanza organica in decomposizione, caratterizzante appunto il sottobosco, che dà nutrimento e protezione a miliardi di esseri viventi, sia vegetali che animali, che con il loro incessante lavoro creano l’humus, ricchissimo di sostanze ideali per la vita e lo sviluppo delle piante.
Sappiamo ancora poco sulle migliaia di interazioni che avvengono all’interno del terreno e in questo strato di pochi centimetri, tra le radici e tutte queste laboriose creature. Conosciamo, però, con certezza i rapporti che si instaurano tra alcuni funghi simbionti, che in cambio di nutrimento mettono a disposizione sostanze nutritive che loro sono in grado di sintetizzare.
Le capacità e le potenzialità di questi funghi, per quanto ancora da studiare, sono fondamentali sia per il grande ecosistema boschivo che per quello più piccolo di un giardino. Addirittura, si pensa che associazioni di tipo micorrizico (fungo-pianta) siano in grado di veicolare moltissime informazioni tra una pianta e l’altra.
I benefici dei colori autunni al corpo e alla mente
Recenti studi hanno dimostrato come passeggiare nel bosco durante il periodo autunnale, ammirando i colori del foliage, possa fungere da terapia psicologica, e non solo. Con l’immersione nel foliage autunnale si abbassa lo stress ossidativo e la pressione sanguigna, garantendo al contempo uno stimolo positivo sul sistema immunitario.
Le passeggiate immersi nei vivi colori del foliage apportano numerosi benefici al corpo e alla mente, con vantaggi per il sistema cardiovascolare, la sensibile riduzione dello stress, il miglioramento dell’umore e delle capacità cognitive. I ricercatori giapponesi della Nippon Medical School di Tokyo hanno studiato l’azione positiva sul sistema immunitario di alcuni componenti degli oli essenziali emessi naturalmente dagli alberi.
Secondo questo studio respirare l’aria arricchita di queste sostanze, dette monoterpeni, determina un aumento del numero e dell’attività dei linfociti, in particolare di quelle cellule (linfociti Natural Killer) deputate al controllo dei virus e dei tumori.
Per approfittare al meglio dei vantaggi offerti dalle sostanze aromatiche emesse dalle piante, i medici ci dicono che l’ideale sarebbe trascorrere nel bosco almeno 10-12 ore nell’arco di 3 giorni, con singole sessioni di visita della durata di almeno 2 - 3 ore.