Sembrerebbe che lunghe permanenze nello spazio facciano venire mal di testa, i risultati di uno studio
Secondo un recente studio sembrerebbe che alcuni astronauti che non avevano mai sofferto di mal di testa abbiano iniziato ad avere emicranie e cefalee a seguito di lunghi voli spaziali.
Un gruppo di ricercatori olandesi ha da pochissimo pubblicato un loro studio sui sintomi del mal di spazio su Neurology, la rivista medica della American Academy of Neurology.
Gli scienziati hanno condotto un’indagine su 24 astronauti di varie agenzie spaziali che avessero partecipato ad almeno una missione sulla Stazione Spaziale Internazionale. Grazie a questo studio sono stati in grado di trovare una correlazione tra la permanenza nello spazio e la frequente insorgenza di un disturbo particolarmente fastidioso: il mal di testa.
Il mal di spazio è un disturbo frequente
Innanzitutto bisogna dire che esiste un disturbo chiamato mal di spazio, causato dalla microgravità, con sintomi molto simili al mal d’auto o al mal di mare, ovvero nausea, vomito, vertigini e mal di testa.
La maggior parte di questi sintomi tendono a diminuire o a svanire nel corso della permanenza nello spazio, man mano che il corpo degli astronauti si abitua alla nuova condizione, alcuni però potrebbero diventare persistenti durante i lunghi viaggi spaziali, come ad esempio il mal di testa.
È proprio il primo autore di questo lavoro, Willebrordus P. J. Van Oosterhout, ricercatore al Leiden University Medical Center nei Paesi Bassi, a spiegare che:
I 24 astronauti che hanno preso parte a questo studio hanno dichiarato di non soffrire di mal di testa ricorrenti o di emicrania, ben 9 di loro non avevano mai avuto mal di testa sulla Terra, mentre 3 avevano avuto sporadici episodi di mal di testa.
Questi astronauti hanno dovuto compilare un questionario giornaliero per i primi 7 giorni di permanenza nello spazio, successivamente hanno dovuto compilare un questionario settimanale per tutta la durata della loro permanenza nella Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Questi erano di varie nazionalità ed afferivano all’ESA (Agenzia Spaziale Europea), alla NASA (Agenzia Spaziale degli Stati Uniti d’America) e alla JAXA (Agenzia Spaziale Giapponese), ed avevano partecipato a missioni sull’ISS per un massimo di 26 settimane tra novembre 2011 e giugno 2018.
Bisogna ancora comprenderne le cause
Osservando questi “diari” si è visto come 22 dei 24 astronauti abbiano avuto uno o più episodi di mal di testa durante la loro missione spaziale. I mal di testa riportati erano quasi tutti di tipo tensivo (il 90%), mentre la restante parte erano emicranie.
Una volta tornati sulla Terra nessuno degli astronauti che ha partecipato a questo studio ha riportato episodi di mal di testa.
Al momento sono state avanzate solamente delle ipotesi relative alle cause di questi mal di testa, anche se saranno necessarie ulteriori ricerche per verificare le effettive cause di questi disturbi.
Attualmente è importante differenziare il mal di testa della prima settimana, quello che si verifica quando il corpo degli astronauti si sta abituando alla condizione di assenza di peso, a quello delle settimane successive, che potrebbe essere dovuto ad una ridistribuzione dei fluidi corporei che potrebbero aumentare la pressione intracranica e scatenare il mal di testa.