Le storiche ondate di gelo che hanno colpito il Medio Oriente, quando la neve imbiancava le coste di Siria e Libano
L’area del Medio-Oriente vanta nel suo passato diverse ondate di gelo particolarmente illustri, in grado di sommergere di neve persino l’isola di Cipro e le fasce costiere fra Siria e Libano.
L’area del Medio-Oriente vanta nel suo passato diverse ondate di gelo particolarmente illustri, in grado di sommergere di neve persino l’isola di Cipro e le fasce costiere fra Siria e Libano.
Con quegli eventi non si può fare il minimo paragone rispetto alle recentissime ondate di freddo degli ultimi anni.
La grande ondata di gelo del 1950
Nella grande ondata di gelo del 1950, che colpì l’intera area medio-orientale, le nevicate imbiancarono ripetutamente le coste che si affacciano sul mar di Levante, lasciando degli accumuli in svariate città e località fra la costa siriana e quella libanese. A Beirut si registro l’ultima nevicata con accumulo, con ben 6 cm di neve fresca depositati nel cuore della capitale libanese.
In quei giorni l’intera cintura montuosa, fra la Siria, il Libano, Israele e i territori della Palestina, fu letteralmente sepolta di neve, causando enormi disagi, con diverse città e villaggi rimasti isolati per giorni dalla bufera.
Il grande freddo del 1997
Notevolissima fu anche l’ondata di freddo che nel febbraio del 1997 si riverso verso il Medio-Oriente, raggiungendo le coste settentrionali dell’Egitto e il nord dell’Arabia Saudita, dove si verificarono delle nevicate a dir poco spettacolari che tinsero di bianco le aree desertiche interne, fra Siria, Giordania e Arabia Saudita settentrionale.
In quei giorni la neve raggiunse le zone costiere di Siria e Libano, con coreografiche fioccate sui quartieri di Beirut, mentre i primi accumuli partivano già dai 50 metri di altezza.
Sempre nel febbraio del 1997, mentre Siria e Libano facevano il carico di neve, grazie alla congeniale configurazione barica, contraddistinta da un flusso molto umido occidentale che dal mar di Levante spingeva l’aria gelida contro il retroterra montuoso di Siria, Libano e Israele (assicurando abbondanti precipitazioni da “stau”).
In quell’evento nella capitale cipriota Nicosia nevico con accumulo per la terza volta dal dopoguerra, dopo le storiche nevicate registrate nel 1950 e nel 1974. Evento abbastanza raro per la capitale dell’isola mediterranea.
Le ondate di freddo più recenti
Ma anche nel passato più recente, durante l’inizio degli anni 2000, le coste dell’Asia minore hanno fronteggiato avvezioni di aria gelida, d’estrazione artico continentale, discendenti direttamente dalla Scandinavia o dalle pianure della Russia europea, che hanno causato nevicate molto abbondanti, fino in prossimità delle coste.
In quasi tutti questi eventi i nuclei di aria gelida, partiti dalla Russia europea o direttamente dalle latitudini artiche, penetrarono sull’Asia minore solo dopo aver aggirato l’ostacolo orografico dell’altopiano Anatolico, scorrendo a sud delle coste meridionali della Turchia, lungo il mar di Levante, scivolando verso le coste di Siria, Libano, Israele, Palestina ed Egitto settentrionale.
Il tutto attraverso una intensa ventilazione occidentale che umidificandosi sul Mediterraneo orientale ha saputo dispensare forti piogge, rovesci, temporali e nevicate piuttosto intense fino a bassa quota sui rilievi e le aree montuose interne di Siria, Libano, Israele e Palestina. La configurazione tipica per le grandi ondate di freddo che periodicamente colpiscono il Medio-Oriente.