Vi mostriamo le splendide immagini della galassia a spirale NGC 1672 catturate dal telescopio Hubble

Stelle, gas, polvere, e poi bracci di spirale, un nucleo barrato ed attivo ed ancora regioni di formazione stellare. C'è un po' di tutto in questa bellissima immagine della galassia NGC1672 ottenuta dal telescopio spaziale Hubble.

In direzione della costellazione australe di Doradus, a circa 60 milioni di anni luce dalla nostra Galassia, si trova la galassia NGC 1672. Con un diametro angolare pari a circa ⅕ della Luna piena, è troppo debole per essere visibile ad occhio nudo.

Doradus è il nome spagnolo di un pesce, la corifena cavallina, più noto come pesce capone. L’omonima costellazione fu introdotta nel 1603 nel catalogo Uranometria dell’astronomo Bayer.

Tuttavia, si tratta di una galassia che nel corso del tempo è stata più volte osservata e studiata con strumentazione sia da Terra che dallo spazio.

NGC 1672: un esempio di spirale barrata

Nel cosiddetto zoo delle galassie, la NGC 1672 appartiene alla tipologia delle galassie a spirale barrata. Si tratta di galassie con bracci di spirale che non si dipartono direttamente da un nucleo di forma sferica, ma da un nucleo a forma di barra.

I bracci a forma di spirale sono costituiti di stelle, polveri e gas. La barra centrale, presente nei 2/3 delle galassie a spirale, si pensa si formi a causa di un'onda di densità che promana dal centro della galassia.

Anche la nostra Galassia, la Via Lattea, è a spirale barrata.

La nostra Galassia ha tre bracci di spirale (i bracci di Orione, Perseo e Sagittario); NGC 1672 ne ha solo due principali, molto aperti, da cui si dipartono altri bracci secondari.

Le regioni di formazione stellare

Nella splendida immagine di NGC 1672 ripresa dal telescopio spaziale Hubble c’è un po’ di tutto. Si osserva una miriade di stelle. Queste sono concentrate prevalentemente lungo i bracci e la barra centrale. Essendo i bracci delle galassie a spirale la regione più ricca di gas e polveri è quella in cui avviene maggiormente la formazione di stelle. Le linee più scure che corrono lungo i bracci e lungo la barra centrale sono concentrazioni di polvere, la quale assorbendo parte della luce delle stelle retrostanti o in essa immerse, appare appunto meno brillante.

La distribuzione di stelle è altamente disomogenea, si nota una certa granulosità prodotta da giovani stelle all’interno di regioni di formazione stellare, la cui luce a sua volta illumina (ionizza) il gas in cui sono inviluppate e il quale brilla di un colore rossiccio.

Le giovani e calde stelle emettono soprattutto radiazione blu, ma questa viene assorbita e diffusa dal gas per cui prevale la residua luce rossa a colorare queste regioni.

Le stelle oltre che concentrate lungo le spirali si trovano anche in ammassi, cioè strutture più densamente popolate di forma tendenzialmente sferica, tra di loro legate dalla reciproca attrazione gravitazionale.

Il nucleo “attivo”

Anche il nucleo è estremamente interessante in quanto è attivo. Il nucleo è una forte sorgente di radiazione. Questa varia nel tempo potendo anche superare la luminosità dell’intera galassia. Questa tipologia viene chiamata Seyfert e si pensa che buchi neri supermassicci siano responsabili della forte emissione di luce.

NGC1672
Immagine composta della galassia NGC 1672. La parte in alto è l'immagine nel visibile e ultravioletto presa dal telescopio Hubble, mentre la parte in basso quella presa nell'infrarosso dal telescopio James Webb. Bande diverse dello spettro esaltano particolari diversi della galassia. Credit: NASA, ESA, CSA, STScI, Janice Lee (STScI), Thomas Williams (Oxford), PHANGS Team

Gli astronomi ritengono che nelle galassia a spirale barrata esista un qualche meccanismo che pompi il gas dai bracci verso la barra centrale, dove la ricchezza di gas garantisce in ricco processo di formazione stellare.

Gli intrusi

Ma ci sono anche intrusi nell’immagine di NGC 1672. Ci sono galassie di sfondo che sebbene siano molto più distanti sembrano appartenere a questa galassia. Anche la loro luce viene parzialmente assorbita dalle polveri presenti per cui appaiono tendenzialmente di colore rosso.

E ci sono anche stelle della nostra Galassia, come ad esempio quelle a sinistra che splendono sopra il braccio di spirale nel video di copertina. Queste sembrano appartenere a NGC 1672 e invece sono milioni di anni luce distanti da NGC 1672.

Le immagini che proponiamo in animazione sono state ottenute nel 2005 dalla Advanced Camera for Surveys montata sul telescopio spaziale Hubble. L’immagine è composta utilizzando tre diversi filtri per isolare il blu, il verde e il rosso ed un ulteriore filtro per la luce emessa dall’idrogeno ionizzato.

Questa combinazione di filtri permette di evidenziare le diverse componenti, stellare, gassosa, e polverosa di cui la galassia è composta.