Le formiche sono capaci di compiere operazioni chirurgiche sulle compagne ferite
Nessun animale è in grado di compiere delle operazioni chirurgiche sui compagni infortunati. Si tratta di un metodo molto sofisticato mai osservato in nessun'altra specie animale.
Le formiche sono degli animali davvero incredibili. Nonostante le loro piccolissime dimensioni riescono a sollevare fino a 50 volte il loro peso corporeo. Inoltre per comunicare tra di loro le formiche lasciano scie di ormoni o di ciò che stanno trasportando.
Ma a queste doti se ne aggiunge un’altra, unica in tutto il mondo. Recentemente si è scoperto che le formiche sono anche capaci di compiere vere e proprie “operazioni chirurgiche” sulle compagne infortunate, curando o amputando l’arto ferito, prima che sia troppo tardi.
L’incredibile capacità di cura delle formiche
Nessun animale è in grado di compiere delle operazioni chirurgiche sui compagni infortunati. Si tratta di un metodo molto sofisticato mai osservato in nessun'altra specie animale. Questa capacità, pubblicata su Current Biology, è stata sperimentata da un team dell'università di Würzburg.
Non è la prima volta che scopriamo che le formiche hanno capacità mediche: nel 2023, lo stesso autore di questo studio pubblicò un altro nel quale dimostrava che la specie Megaponera analis è in grado di usare le secrezioni di una speciale ghiandola per iniettare sostanze con proprietà antimicrobiche negli esemplari a rischio di infezione.
La formica chirurga
La formica chirurga, però, appartiene alla specie Camponotus floridanus, che vive in Florida, nel sud degli Stati Uniti. Questa specie, a differenza della Megaponera analis, non ha questa ghiandola.
Sono state analizzati interventi su due tipi di ferite: al femore o alla tibia. In entrambi i casi, la prima parte dell'operazione prevede sempre una pulizia della ferita fatta attraverso l'apparato boccale.
Si è visto che a seconda il tipo di ferita le formiche possono procedere in due modi. Se si interviene alla tibia basta una pulizia della ferita, attraverso la bocca. Le formiche operate in questo modo hanno un tasso di sopravvivenza del 75%.
Nel caso del femore, invece, un'altra formica entra in gioco e amputa la zampa all'altezza della ferita. In questo caso il tasso di sopravvivenza sale addirittura al 95%.
Il motivo di questa differenza è presto spiegato: nella tibia ci sono pochi muscoli e poca circolazione, che favorisce la diffusione dei batteri nell'organismo. Nel caso del femore, invece, la pulizia non basta e il modo migliore per evitare lo sviluppo di un'infezione è amputare l'arto. Operazioni di questo tipo richiedono circa 40 minuti, o poco più.
Fonte della notizia:
Erik.T. Frank 6, 7, 8, Dany Buffat 7, Joanito Liberti, Lazzat Aibekova, Evan P. Economo, Laurent Keller (2024). Wound-dependent leg amputations to combat infections in an ant society, Current Biology.