Le depressioni tropicali monsoniche: la causa delle piogge torrenziali scatenate dal monsone indiano
Sono proprio queste circolazioni depressionarie tropicale, meglio note come depressioni tropicali monsoniche, a causare le forti precipitazioni che caratterizzano il periodo monsonico sulle coste dell’Asia meridionale.
Ogni anno, verso la tarda primavera, il calo della pressione nel cuore dell’entroterra indiano, indotto dall’intensa calura che si accumula sulle immense distese continentali di India e Pakistan, attiva una impetuosa ventilazione superficiale (attiva fra 0 e 3000 metri) che dalle coste della Somalia risale fino alle coste indiane e all’Asia meridionale.
Queste correnti sud-occidentali sono molto umide a causa del loro passaggio obbligato sulle superfici sub-equatoriali dell‘oceano Indiano. Le piogge si intensificano ulteriormente quando queste correnti, salendo di latitudine verso l’India centro-settentrionale, interagiscono con i primi rilievi himalayani, nel loro moto verso nord-est.
Questo è il motivo per cui il settore immediatamente a nord del Golfo del Bengala è noto per avere le più intense precipitazioni del mondo durante la stagione monsonica estiva. Per questo motivo Cherrapunji, villaggio indiano sulle prime pendici dell’Himalaya, è una tra le località più piovose al mondo, detenendo una media pluviometrica annua di ben 11.777 mm.
Le dinamiche che favoriscono l’attivazione del monsone
Lo spostamento verso latitudini più settentrionali del “getto sub-tropicale” sta favorendo la graduale affermazione verso il nord dell’India dell’”Easterly Jet Stream” (la famosa “corrente a getto orientale” che domina sull’area tropicale).
Essa sostituendosi al ramo più meridionale del “getto sub-tropicale”, spostatosi a nord, tende ad inasprire notevoli divergenze, scorrendo sopra il flusso dai quadranti occidentali, legato al monsone indiano, che domina nei medi e bassi strati.
Le famose depressioni monsoniche
Le divergenze, tra l’”Easterly Jet Stream” in quota ed il flusso sud-occidentale monsonico nei bassi strati, coadiuvate da aree di profonda convezione, spesso favoriscono la formazione di circolazioni depressionarie tropicali, più o meno organizzate, che dal Golfo del Bengala tendono a spostarsi verso gli stati dell’India centrale e settentrionale.
Sono proprio queste circolazioni depressionarie tropicale, meglio note come depressioni tropicali monsoniche, a causare le forti precipitazioni che caratterizzano il periodo monsonico sulle coste dell’Asia meridionale.
Queste fasce di precipitazioni convettive generalmente tendono a spostarsi verso ovest, seguendo le traiettorie di queste depressioni tropicali, proseguendo in direzione del mar Arabico e del Pakistan meridionale.
Le cause delle piogge torrenziali prodotte dal monsone
Oltre al semplice effetto “stau”, una delle cause responsabili delle precipitazioni torrenziali è legata allo sviluppo delle depressioni tropicali monsoniche. Esse sono analoghe alle comuni depressioni tropicali, con l’unica differenza di presentare una struttura molto più grande, di dimensioni più similari ad una depressione extratropicale.
Come le depressioni tropicali comuni le “depressioni monsoniche” si contraddistinguono da una accesa attività convettiva che ruota attorno ad un minimo barico al suolo ben definito che produce una intensa ventilazione ciclonica, chiusa nei medi e bassi strati, con venti che possono superare la soglia dei 60-70 km/h.
Tipicamente 6-7 depressioni monsoniche si formano ogni estate sul Golfo del Bengala e proseguono verso l’India e alle volte in direzione del Pakistan meridionale, dove riescono a scaricare forti precipitazioni.
Nei prossimi giorni il monsone di SO continuerà a soffiare in modo impetuoso e burrascoso, specie lungo il mar Arabico, nel tratto che va dalle coste somale, all’Oman fino alle coste meridionali pakistane e dell’India occidentale, dove sono in atto vere e proprie burrasche, con venti sui 70-80 km/h e onde alte fino a più di 4 metri che rendono molta difficoltosa la navigazione.