Le crisi sismiche che durante il 1700 scioccarono il Regno Unito provocando danni e feriti
Il 1750 fu conosciuto in Inghilterra come “l’anno dei terremoti”. Le scosse andarono avanti per mesi, prima di cessare del tutto. Ancora oggi non sono chiari gli epicentri di quelle scosse, che causarono danni e spavento in tutta l’Inghilterra.
L’Europa e il bacino del Mediterraneo, soprattutto l’Italia, la Grecia e la Turchia, nel corso delle varie epoche storiche, sono stati scossi da svariate sequenze sismiche che hanno causato ingentissimi danni, spopolamenti e migliaia di vittime, anche in luoghi da sempre ritenuti immuni dagli eventi tellurici di elevata magnitudo.
Il XVIII secolo sarà ricordato come uno dei periodi più nefasti per l’Europa colpita da una lunga serie di catastrofi naturali, epidemie e carestie che seminarono migliaia di morti per l’intero continente.
I grandi terremoti del XVIII secolo
Proprio in questo secolo si sono concentrati alcuni dei più disastrosi eventi sismici che fino ad ora hanno colpito l’Europa e parte del Mediterraneo, Italia compresa. Persino importanti città, oggi divenute gigantesche metropoli, ritenute tranquille dal punto di vista sismico, sono state soggette a improvvisi scuotimenti del terreno con danneggiamenti più o meno gravi.
L’8 Febbraio del 1750 Londra, come il resto dell’Inghilterra, venne scossa da un improvviso sisma che provoco uno spavento generale fra i londinesi, non abituati a convivere con i terremoti.
Il tremore non fu molto forte, ma sufficiente per far vibrare le case, le finestre, costringendo le persone a precipitarsi per strada in preda al panico. I londinesi rimasero particolarmente turbati da quella scossa visto che nei secoli precedenti Londra non aveva sperimentato mai terremoti di una certa intensità, ma al massimo lievissime scosse appena percettibili.
Ma dopo una serie di scosse minori, avvertite in gran parte dell’Inghilterra, circa un mese dopo, una seconda scossa, molto più forte di quella precedente, fece di nuovo ballare la capitale inglese.
Diversi edifici rimasero danneggiati da quel movimento del terreno, con la caduta di intonaci e comignoli dagli edifici più voluminosi. Sulla costa inglese, sezioni di muri caddero a Dover e una frana espose una nuova parte viva delle bianche Scogliere.
A Sandwich si avvertì un forte rumore proveniente dalla Manica, quando le arcate della chiesa di San Pietro si ruppero. Vi furono danni anche più nell’entroterra, nel Cambridgeshire. Pietre caddero anche dalla Cattedrale di Ely. Parte del Castello di Stratford nell’Essex crollò.
In Scozia, resoconti locali del terremoto inquietarono l’adolescente Giacomo VI, al quale fu detto che esso era l’opera del diavolo. Nei mesi successivi altre scosse, più o meno intense, sconvolsero Londra e altre zone delle Isole Britanniche facendo comunque pochi danni nonostante la grande paura della popolazione che temeva in una “punizione divina”.
L’anno dei terremoti in Inghilterra
Il 1750 fu conosciuto in Inghilterra come “l’anno dei terremoti”. Le scosse, seppur di debole e moderata intensità, andarono avanti per mesi, prima di cessare del tutto. Ancora oggi non sono chiari gli epicentri di quelle scosse, che causarono danni e spavento in tutta l’Inghilterra.
Secondo degli studi elaborati dal British Geological Survey l’epicentro di quelle scosse potrebbe ricadere proprio all’interno dello Stretto di Dover, già sede dei forti terremoti del 1580 (5.3 – 5.9 Ml) che causarono molti danni in varie città inglesi e nella stessa Londra, dove crollarono diversi camini.
Cosa sappiamo di quei sismi?
Secondo alcuni scienziati inglesi i terremoti del 1580, 1750, 1776 e del 1950 sono connessi ad attività tettonica periodica, che porta a scosse che si verificano nello Stretto di Dover approssimativamente ogni 200-300 anni, con una magnitudo superiore ai 4.5 – 5.0 Richter.
Ma bisogna ricordare che i terremoti, anche particolarmente intensi, sono tutt’altro che rari nel Regno Unito. Solo nel 1984 un forte sisma, di 5.4 Richter, colpì il Galles, causando anche dei danni e tanta paura fra la popolazione.
Ma il più grave terremoto della storia britannica risale al 7 Giugno del 1931, quando una forte scossa, stimata attorno i 6.1 Richter, scosse l’intero Regno Unito, cagionando danni e diversi feriti. L’epicentro di quella scossa sorprendente si localizzo proprio sul mar del Nord, diversi chilometri a nord-est di Great Yarmouth.