La verdesca: lo squalo più diffuso nei nostri mari, rappresenta davvero un pericolo per l'uomo?

La verdesca è uno squalo che può raggiungere anche i 3,5 metri di lunghezza e pesare oltre 300 kg. Si tratta quindi di un predatore piuttosto grande e con una grossa bocca dotata di denti triangolari, obliqui e seghettati.

verdesca
La verdesca (Prionace glauca) è uno squalo longilineo, con la testa molto appuntita ed estremamente agile che può raggiungere anche i 3,5 metri di lunghezza e pesare oltre 300 kg.

La verdesca, conosciuta anche come squalo azzurro o blu, è lo squalo più diffuso nel Mediterraneo. Appartiene alla stessa famiglia dello squalo tigre, quella dei carcarinidi e nuota principalmente nelle acque aperte e superficiali, spesso accompagnata dai pesci pilota con cui ha un rapporto di simbiosi.

Può capitare, in rare occasioni, che la verdesca si avvicini alla costa, tanto da essere avvistato dai bagnanti, generando spesso panico infondato. È noto che le verdesche tendono a seguire le imbarcazioni e l'uomo. Ma si tratta di squali non aggressivi per l’uomo.

Alcune caratteristiche della verdesca

La verdesca (Prionace glauca) è uno squalo longilineo, con la testa molto appuntita ed estremamente agile che può raggiungere anche i 3,5 metri di lunghezza e pesare oltre 300 kg. Si tratta quindi di un predatore piuttosto grande e con una grossa bocca dotata di denti triangolari, obliqui e seghettati.

Nonostante questi incidenti sono veramente molto rari gli attacchi nei confronti dell’uomo. Solo in particolari situazioni estreme, in presenza di disastri aerei o naufragi marittimi, ci sarebbero storie di naufraghi circondati e attaccati da questi squali, in mare aperto.

Ma solitamente questi squali non attaccano l’uomo, specialmente se ci si trova vicino la costa e non in alto mare. Finora gli unici attacchi confermati sono avvenuti in mare aperto.

Si tratta in ogni caso di eventi estremamente rari se non eccezionali, basta pensare che secondo l'Università della Florida tra il 1580 e il 2013 sono appena 13 gli attacchi di verdesca verificati, di cui solamente quattro rivelatisi poi mortali.

Quando lo squalo attacco l’uomo

Con tutta probabilità, inoltre, come confermato da uno studio sul Journal of The Royal Society Interface, gli squali mordono gli umani quasi sempre per sbaglio, scambiandoli per prede o, nel caso della verdesca, per capire se si tratta di qualcosa di commestibile.

Anche se i morsi delle verdesche nei confronti dell’uomo sono molto rari, va detto che un eventuale morso può rappresentare una seria minaccia per il malcapitato.

Il calo della popolazione

Sulle acque del Mediterraneo e dei mari italiani le verdesche negli ultimi anni stanno subendo un calo numerico spaventoso del 75% negli ultimi decenni, in particolare nello Ionio, mentre nell'Adriatico si riscontra un declino meno importante.

verdesca, squalo azzurro
Sulle acque del Mediterraneo e dei mari italiani le verdesche negli ultimi anni stanno subendo un calo numerico spaventoso del 75% negli ultimi decenni, in particolare nello Ionio, mentre nell'Adriatico si riscontra un declino meno importante.

Prendendo in considerazione l'intero bacino del Mediterraneo il calo raggiunge addirittura il 97%, rendendo così la verdesca una delle specie di squalo a maggiore rischio estinzione nel Mare Nostrum.

Anche se la pesca è ufficialmente vietata in Italia, le catture illegali o quelle accidentali e involontarie, il cosiddetto bycatch, sono purtroppo ancora molto numerose.

La carne di squalo, soprattutto quella della verdesca, è stata persino trovata nel cibo per gli animali domestici e proprio l'Europa è tra i primi responsabili del declino di questi pesci a causa del commercio di pinne e carne.