La Terra raggiungerà tra poco il punto più vicino al Sole di tutto l'anno: allora perché inizia l'inverno?

La Terra raggiungerà il 4 gennaio il punto più vicino al Sole di tutto l'anno: cos'è il perielio, e perché viene raggiunto quando nell'emisfero nord è inverno? Ecco perché la vicinanza Terra-Sole non ha nessun effetto sull'alternarsi delle stagioni.

Ormai ci siamo: il 21 dicembre del 2024 avverrà il solstizio d'inverno nell'emisfero boreale della Terra, ed entreremo nella stagione invernale astronomica. In questa giornata avremo il minimo di ore di luce di tutto l'anno, ed il massimo della durata della notte in Italia.

Poco dopo il solstizio, poi, avremo un altro momento astronomico importante: la Terra raggiungerà il punto della sua orbita più vicino al Sole, conosciuto come perielio. Il perielio è il punto dell'orbita terrestre più vicino al Sole, e dista circa 147.000.000 chilometri, centoquarantasette milioni di chilometri. Questo punto dell'orbita viene raggiunto ogni anno all'inizio di gennaio, circa due settimane dopo il solstizio d'inverno, e nel 2025 verrà raggiunto il giorno sabato 4 gennaio.

L'opposto del perielio è l'afelio, il punto più lontano dal Sole, che viene raggiunto ogni anno all'inizio di luglio. In quel momento il nostro pianeta raggiunge una distanza di circa 152.000.000 chilometri dal Sole.

Cosa sono il perielio e l'afelio?

Per comprendere cosa sono il perielio e l'afelio bisogna studiare la forma dell'orbita della Terra, che non è circolare, bensì ellittica. L'orbita terrestre, così come quella di altri pianeti, ha la forma di una ellisse, una caratteristica che venne ipotizzata secoli fa dal grande astronomo tedesco Keplero, contemporaneo di Galileo Galilei, e poi confermata dalle osservazioni successive.

Il 4 gennaio del 2025 la Terra raggiungerà il punto più vicino al Sole di tutto l'anno, il perielio. La distanza tra Sole e Terra raggiunta quel giorno è di poco più di 147 milioni di chilometri, il minimo di tutto l'anno.

L'orbita di forma ellittica, nella quale il Sole occupa uno dei due fuochi dell'ellissi, fa sì che la Terra raggiunga nel corso dell'anno solare un punto di maggior vicinanza ed uno di maggior lontananza dal Sole. Il punto di maggior lontananza è l'afelio, quello di maggior vicinanza il perielio.

Secondo la prima legge di Keplero le orbite descritte dai pianeti sono ellissi, di cui il Sole occupa la posizione di uno dei due fuochi.

Secondo la prima legge di Keplero le orbite descritte dai pianeti sono ellissi, di cui il Sole occupa la posizione di uno dei due fuochi. Questo vuol dire che esiste un punto in cui il pianeta si trova più lontano dal Sole, mentre in un altro momento tocca un punto di massima vicinanza

Questo vuol dire che esiste un punto in cui il pianeta si trova più lontano dal Sole (Keplero usò il greco “apo” che significa “lontano”, ed “helios” che significa “sole” formando così il termine “afelio”), mentre in un altro momento tocca un punto di massima vicinanza (“peri”, in greco esprime concetto di vicinanza, da lì la parola “perielio”).

Più vicini al Sole in pieno inverno?

A prima vista potrebbe sembrare strano che il punto più vicino al Sole venga toccato in pieno inverno, ad inizio gennaio, quando nel nostro emisfero fa freddo. Del resto, come dicevamo poco fa, il punto più lontano dal Sole viene raggiunto a luglio. Com'è possibile? La risposta è che la distanza del nostro pianeta dal Sole non ha niente a che vedere con le stagioni.

La distanza della Terra dal Sole non influisce sulle stagioni. La differenza di distanza che si produce tra afelio e perielio è troppo piccola per influenzare i cicli stagionali, che sono invece dovuti all'inclinazione dell'asse terrestre.

La distanza della Terra dal Sole passa da un massimo di circa 152 milioni di chilometri (afelio), ad un minimo di 147 milioni di chilometri dal Sole (perielio). Anche se può sembrare una differenza importante (sono vari milioni di chilometri di differenza), è una dimensione troppo piccola per influire sul riscaldamento del nostro pianeta. L'alternarsi delle stagioni non è dovuto alla diversa distanza della Terra dal Sole, ma alla sua inclinazione rispetto ai raggi solari.

È la particolare inclinazione della Terra (circa 23° rispetto alla perpendicolare al piano dell'orbita), insieme al fatto che il nostro pianeta compie un moto di rivoluzione intorno al Sole della durata di 365 giorni, a determinare l'alternarsi delle stagioni.

A seconda della posizione del nostro pianeta lungo l’orbita, i raggi solari incidono maggiormente sull'emisfero nord o su quello sud del pianeta, determinando l’alternarsi delle stagioni. Ad ulteriore conferma di questo, tornando al fatto che il perielio avviene nel corso dell'inverno boreale, bisogna ricordare che in questo inizio di gennaio nell'emisfero australe è estate.