La Terra raggiungerà all'inizio del 2025 il punto più vicino al Sole di tutto l'anno: perché allora è inverno?

La Terra raggiungerà tra poche ore il punto più vicino al Sole di tutto l'anno, conosciuto come perielio. Perché questo punto viene raggiunto quando nel nostro emisfero è inverno? Ecco perché la vicinanza Terra-Sole non ha nessun effetto sull'alternarsi delle stagioni.

perielio
All'inizio di gennaio la Terra raggiungerà la massima vicinanza al Sole.

Ormai è imminente: tra poche ore, proprio all'inizio di questo nuovo anno, la Terra raggiungerà il punto della sua orbita più vicino al Sole. Il fatto che la Terra raggiunga la massima vicinanza con il Sole a sole due settimane dal solstizio d'inverno (che è stato il 21 dicembre 2024) può sollevare curiosità e dubbi.

In questo articolo andremo a vedere come mai non c'è nessun collegamento tra l'alternarsi delle stagioni e questa maggior vicinanza alla stella che rende possibile la vita sul nostro pianeta.

Cos'è il Perielio

Poco dopo il solstizio d'inverno, all'inizio di gennaio, si verifica un altro momento astronomico importante, conosciuto come perielio.

Il perielio è il punto dell'orbita terrestre più vicino al Sole: in quel momento la Terra dista circa 147.000.000 chilometri dalla stella madre del nostro Sistema Solare. Questo punto dell'orbita viene raggiunto ogni anno all'inizio di gennaio, circa due settimane dopo il solstizio d'inverno.

L'opposto del perielio è l'afelio, il punto più lontano dal Sole, che viene raggiunto ogni anno all'inizio di luglio. In quel momento il nostro pianeta raggiunge una distanza di circa 152.000.000 chilometri dal Sole.

Cosa sono il perielio e l'afelio?

Per comprendere cosa sono il perielio e l'afelio bisogna andare a vedere la forma dell'orbita della Terra, che non è circolare, bensì ellittica. L'orbita terrestre, così come quella di altri pianeti, ha la forma di una ellisse.

Questa caratteristica venne ipotizzata secoli fa dal grande astronomo tedesco Keplero, contemporaneo di Galileo Galilei, e poi confermata dalle osservazioni successive.

Nel 2025 il perielio verrà raggiunto il giorno sabato 4 gennaio. In quel giorno la Terra raggiungerà il punto più vicino al Sole di tutto l'anno. La distanza tra Sole e Terra raggiunta quel giorno è di poco più di 147 milioni di chilometri, il minimo di tutto l'anno.

L'orbita terrestre ha quindi una forma ellittica, nella quale il Sole occupa uno dei due fuochi. Questa speciale caratteristica fa sì che la Terra raggiunga nel corso dell'anno solare un punto di maggior vicinanza ed uno di maggior lontananza dal Sole. Il punto di maggior lontananza è l'afelio, quello di maggior vicinanza il perielio (che toccheremo il 4 gennaio).

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A inizio luglio la Terra raggiunge l'afelio (massima distanza dal Sole), ad inizio gennaio invece viene raggiunto il perielio (minima distanza)

Secondo la prima legge di Keplero le orbite descritte dai pianeti sono ellissi, di cui il Sole occupa la posizione di uno dei due fuochi.

Secondo la prima legge di Keplero le orbite descritte dai pianeti sono ellissi, di cui il Sole occupa la posizione di uno dei due fuochi. Questo vuol dire che esiste un punto in cui il pianeta si trova più lontano dal Sole, mentre in un altro momento tocca un punto di massima vicinanza

Questo vuol dire che esiste un punto in cui il pianeta si trova più lontano dal Sole (Keplero usò il greco “apo” che significa “lontano”, ed “helios” che significa “sole” formando così il termine “afelio”), mentre in un altro momento tocca un punto di massima vicinanza (“peri”, in greco esprime concetto di vicinanza, da lì la parola “perielio”).

Come mai siamo più vicini al Sole in pieno inverno?

A prima vista potrebbe sembrare strano che il punto più vicino al Sole venga toccato in pieno inverno, ad inizio gennaio, quando nel nostro emisfero fa freddo e quando si raggiungono le giornate più fredde dell'anno.

Anche il fatto che il punto più lontano dal Sole (afelio) venga raggiunto a luglio, in estate, può sembrare una contraddizione. La risposta è che la distanza del nostro pianeta dal Sole non ha niente a che vedere con le stagioni.

La distanza della Terra dal Sole non influisce sulle stagioni. La differenza di distanza che si produce tra afelio e perielio, sebbene sia di alcuni milioni di chilometri, è troppo piccola per influenzare i cicli stagionali, che sono invece dovuti all'inclinazione dell'asse terrestre.

La distanza della Terra dal Sole passa da un massimo di circa 152 milioni di chilometri (afelio), ad un minimo di 147 milioni di chilometri dal Sole (perielio). Anche se può sembrare una differenza importante (sono vari milioni di chilometri di differenza), è una dimensione troppo piccola per influire sul riscaldamento del nostro pianeta.

L'alternarsi delle stagioni è dovuto alla particolare inclinazione della Terra, non alla sua distanza dal Sole

L'alternarsi delle stagioni non è dovuto alla diversa distanza della Terra dal Sole, ma è dovuta alla inclinazione della Terra rispetto ai raggi solari.

È la particolare inclinazione della Terra (circa 23° rispetto alla perpendicolare al piano dell'orbita), insieme al fatto che il nostro pianeta compie un moto di rivoluzione intorno al Sole della durata di 365 giorni, a determinare l'alternarsi delle stagioni.

A seconda della posizione del nostro pianeta lungo l’orbita, i raggi solari incidono maggiormente sull'emisfero nord o su quello sud del pianeta, determinando l’alternarsi delle stagioni.

Ad ulteriore conferma di questo, tornando al fatto che il perielio avviene nel corso dell'inverno boreale, bisogna ricordare che in questo inizio di gennaio nell'emisfero australe è estate. Questa evidenza ci aiuta a trovare conferma del fatto che non vi è nessun collegamento tra stagioni terrestri e diversa distanza tra Terra e Sole.