La straordinaria ricchezza di biodiversità offerta dalla macchia mediterranea
La macchia mediterranea, oltre che sul Mediterraneo, è presente anche in altre parti del mondo, dove si hanno le stesse condizioni climatiche, con estati calde e secche e inverni miti, ma piovosi.
La macchia mediterranea è uno dei maggiori ecosistemi naturali che caratterizzano tutta l’area del Mediterraneo, compresa l’Italia. Come qualsiasi tipo di altro ecosistema, la macchia mediterranea è caratterizzata da specie vegetali e animali in costante equilibrio.
La macchia mediterranea, oltre che sul Mediterraneo, è presente anche in altre parti del mondo, dove si hanno le stesse condizioni climatiche, con estati calde e secche e inverni miti, ma piovosi. Un esempio su tutti sono la California, il Cile centrale, la punta meridionale del Sudafrica e l’Australia meridionale.
Tali condizioni climatiche influenzano la vegetazione, caratterizzata da piante basse, legnose, perenni, a struttura di tipo sclerofitico, cioè con foglie piccole e dure adattate a resistere alla siccità estiva.
I rischi che corre oggi la macchia
Nel bacino del Mediterraneo la macchia ha subito un attacco considerevole da parte degli animali addomesticati dall’uomo, in particolare le capre, che hanno un’alimentazione poco specializzata e si nutrono quindi indifferentemente di ogni tipo di vegetazione.
Nella regione mediterranea esistono aree di eccezionale concentrazione di biodiversità ed elevata densità di specie endemiche. In Italia queste aree si trovano soprattutto in Sicilia e Sardegna. Il problema di tutte queste zone è che nella stagione secca non c’è modo di proteggere le piante dal pascolo indiscriminato.
Gli agricoltori non fanno riserve di foraggio per il bestiame per questo periodo, e quindi gli animali continuano a pascolare anche se le piante non sono nel momento della crescita, il che ha come risultato la formazione di una vegetazione povera e scarsa. Questa vegetazione viene ulteriormente modificata dal fuoco, infatti durante la stagione asciutta è tutto secco e facilmente infiammabile, a causa dell’elevato contenuto di oli volatili presente in molte specie.
Gli animali della macchia mediterranea
Nonostante i tanti secoli di attività umane e la cementificazione selvaggia degli ultimi decenni, ancora oggi la macchia mediterranea offre ospitalità a una ricca biodiversità, sia animale che vegetale.
La fauna del suolo comprende chiocciole, insetti e lombrichi, e deve affrontare annualmente due periodi di sospensione dell’attività, non appena arriva il freddo invernale (comportamento di ibernazione) e la siccità estiva (comportamento di estivazione).
All’inizio dell’estate gli insetti del suolo e gli altri piccoli animali si spostano in profondità di molti centimetri, dove trovano le condizioni adatte per superare la siccità estiva in attesa delle piogge autunnali. Altri animali sopportano la siccità del giorno diventando attivi nelle ore notturne.
Molto importante è la vegetazione mediterranea come habitat di una grande varietà di animali selvatici e di allevamento. Nel Mediterraneo è importante l’elevato numero di specie vegetali endemiche, che rappresentano circa il 50% del numero totale di piante di questo ambiente.
Il Sud Italia rappresenta l’estremo limite meridionale di molte specie presenti in tutta Europa, come il faggio, la rovere e l’abete bianco. Si pensa che in epoca glaciale le regioni meridionali abbiano rappresentato le “aree rifugio” da cui queste specie si sono nuovamente diffuse nel resto d’Europa. Per questo motivo l’Italia meridionale è una grande riserva di biodiversità la cui importanza è oggi riconosciuta in tutto il mondo.
La macchia mediterranea californiana
In California la macchia mediterranea è chiamata chaparral ed è una zona di arbusti spinosi ricchi di uccelli e di altri vertebrati, soprattutto nella stagione umida. Durante l’estate calda, molti uccelli e gli erbivori più grossi si spostano verso zone di montagna.
Questi semi hanno l’importante funzione di conservare l’acqua, perché assorbono il vapore acqueo che viene disperso durante la respirazione di questi piccoli mammiferi mentre sono nelle tane. Tra gli animali più grandi si possono trovare il pecari dal collare, simile al maiale ma di taglia inferiore e ugualmente onnivoro.
La comune antilope, abile corridore; il cervo mulo, molto numeroso, mentre stanno diminuendo di numero con gli anni i lupi, gli orsi grigi e i leoni di montagna. Tra gli uccelli predomina il gallo corridore, parente dei cuculi, che non possiede però le stesse abitudini parassitarie del nido.
La macchia mediterranea in Australia
Nel Sud dell’Australia la macchia è chiamata mallee e consiste in una boscaglia semiarida, lì dove il clima è ancora più secco del Mediterraneo. In questo ambiente sono numerosi gli uccelli granivori e meno comuni i frugivori (cioè che si cibano di frutti). Tra i granivori si trova il fagiano australiano, un uccello che non cova le uova mettendosi sopra, ma accumula una montagnetta di terra e vi depone sopra le uova.
Il maschio si occupa di controllare la temperatura delle uova aggiungendo o togliendo terriccio dal cumulo. Anche gli uccelli che si nutrono di carne sono comuni, vi sono numerose specie di falconi, astori, gufi, civette e averle maggiori.
Un altro esempio di macchia mediterranea è quello del Cile, dove viene comunemente chiamata con il nome di matorral. Qui vivono tantissimi mammiferi di piccole dimensioni, come il degu, un roditore grosso come un topo e con unghie affilate con cui scava il terreno alla ricerca di radici e tuberi.