La strana evoluzione genetica dell'aquila delle Filippine, uno dei rapaci più grande del mondo
Questo rapace ha un’apertura alare di circa 2 metri, tanto che la loro estensione è superiore di qualunque altra aquila. Una delle caratteristiche principali di questo pennuto sono le lunghissime penne marroni presenti attorno alla testa.
L’aquila delle Filippine, nome scientifico Pithecophaga jefferyi, è la più grande aquila al mondo se si considerando la sua lunghezza media. Le femmine possono superare i 102 cm e arrivare a pesare fino a 7 kg.
Questo rapace ha un’apertura alare di circa 2 metri, tanto che la loro estensione è superiore di qualunque altra aquila. Una delle caratteristiche principali di questo pennuto sono le lunghissime penne marroni presenti attorno alla testa. Uno dei tratti indistinguibile di questo uccello caratteristico.
L’incredibile storia evolutiva di questo animale
Da uno studio effettuato sul DNA dell’aquila delle Filippine si nota che questo uccello ha avuto un’evoluzione genetica molto diversa da quella di qualsiasi altra aquila. Alcuni ricercatori dell’Università del Michigan hanno effettuato analisi sul DNA dell’aquila delle Filippine isolato dal sangue, la sequenza di DNA è stata quindi comparata con quelle dell’aquila arpia (Harpia harpyja), dell’aquila crestata (Morphnus guianensis) e dell’aquila di Nuova Guinea (Harpyopsis novaeguineae).
Queste ultime tre specie sono tutte correlate da un punto di vista genetico, ma non sono strettamente correlate con la Pithecophaga jefferyi.
Un tempo, date le loro dimensioni, abitudini e habitat simili, si pensava che tutte queste specie fossero strettamente imparentate, tuttavia queste somiglianze sono ora ritenute il risultato della convergenza evolutiva. In realtà gli studiosi ritengono che i parenti più vicini dell’aquila delle Filippine siano gli appartenenti al genere Circaetus.
Dove vive quest’uccello?
Come è facile intuire dallo stesso nome l’aquila delle Filippine vive nelle foreste pluviali di questo vastissimo arcipelago del sud-est asiatico. In modo particolare nei lembi forestali protetti, dove sono presenti i più grandi parchi nazionali del Paese.
È possibile osservare l’aquila delle Filippine nel Parco naturale della Sierra Madre settentrionale, nell’isola di Luzon. Sull’isola di Mindanao, invece, la si può ammirare nel Parco Nazionale del Monte Apo.
L’aquila delle Filippine si può ammirare pure nelle foreste di Dipterocarpacee, in particolare nelle zone scoscese. L’altitudine alla quale è possibile osservarla va dal livello delle pianure a oltre 1800 metri in montagna. Si stima che siano rimasti solo 9220 Km quadrati di foresta vergine nella quale si può trovare.
Al tetto della catena alimentare delle foreste filippine
Non avendo predatori naturali l’aquila delle Filippine si trova al tetto della catena alimentare delle foreste filippine. Questa specie, pero, necessità di un vasto areale per poter cacciare, si stima circa 130 Km quadrati.
Per questo motivo, l’aquila delle Filippine è estremamente vulnerabile alla deforestazione, che purtroppo sta mangiando intere fette di foresta vergine.
Si è notato che gli esemplari giovani spesso attaccano oggetti inanimati per fare pratica di caccia e si appendono a testa in giù per esercitarsi sul loro equilibrio. Inoltre questo particolare rapace, a differenza di molte altre specie, non effettua migrazioni, rimanendo stanziale nell’area delle Filippine, durante tutto il corso della sua esistenza.