La NASA ha intenzione di testare sulla Luna un potentissimo aspirapolvere
La NASA ha deciso di dare un’accelerata alla sua analisi dei vari campioni provenienti da altri corpi celesti e a tal proposito ha deciso di adottare un metodo innovativo per la raccolta dei prossimi campioni lunari.
Nell’ambito della ricerca spaziale un ruolo importantissimo viene svolto dalla raccolta e dallo studio di rocce e campioni di suolo di altri corpi celesti.
Non solo bisogna considerare la difficoltà nel prelevare questi campioni, in quanto le condizioni su altri pianeti o altri corpi in generale possono essere molto differenti rispetto a quelle sulla Terra, ma è anche complicato riuscire ad analizzarli.
Per questo motivo l’agenzia spaziale statunitense, la NASA, sta tentando di rivoluzionare le tecniche di raccolta in vista soprattutto delle missioni lunari Artemis e di future missioni su Marte e altri pianeti.
Un mega aspirapolvere per campioni extraterrestri
La politica generale della NASA è quella del “faster, cheaper and better” quindi anche per quanto riguarda la raccolta di campioni extraterrestri tra le sue priorità c’è sicuramente quella di riuscire ad ottenere i migliori risultati nel minor tempo possibile e al minor prezzo.
Proprio per rendere la raccolta e l’analisi di rocce e campioni di suolo extraterrestri ancora più rapida, efficiente ed economica l’agenzia ha pensato di utilizzare il Lunar PlanetVac (LPV), un sistema pneumatico di acquisizione e trasferimento dei campioni alimentato a gas compresso, in parole povere, un aspirapolvere.
Questa innovativa tecnologia è stata sviluppata da Honeybee Robotics, una società di Blue Origin con sede a Altadena, in California, e farà parte di uno dei 10 carichi utili della NASA con la prossima consegna lunare dell’iniziativa Commercial Lunar Payload Services (CLPS) dell’agenzia. LPV sarà poi trasportato sulla superficie lunare dal lander Blue Ghost 1 di Firefly Aerospace.
In questo modo, mentre il lander vagherà per la Luna, la testa di campionamento di LPV utilizzerà gas pressurizzato per agitare il regolite lunare, creando una sorta di piccolo tornado. L’utilizzo del gas pressurizzato è fondamentale per riuscire a raccogliere i frammenti di rocce e suolo lunare senza fare affidamento sulla gravità.
Successivamente, il materiale sollevato dal suolo verrà convogliato in un tubo di trasferimento tramite dei getti pneumatici secondari e poi raccolto in un contenitore.
Tramite questa tecnologia sarà possibile portare avanti lo studio dei campioni lunari in tempi fino a non molto tempo fa neppure immaginabili.
Analisi in loco senza supporto di astronauti
Tutti questi processi potranno essere effettuati in autonomia, senza l’ausilio di astronauti in loco, e richiederanno solo pochi secondi. Importante sottolineare anche che i test su questi campioni verranno effettuati direttamente sulla Luna. Infatti il regolite lunare raccolto verrà setacciato e fotografato direttamente sul nostro satellite e non ci sarà la necessità di portare i campioni sul nostro pianeta, quindi si rispetteranno i protocolli di protezione planetaria e, siccome i dati sui campioni verranno trasferiti in tempo reale sulla Terra, potremo avere i risultati delle analisi in tempi brevissimi.
Il responsabile del carico utile LPV, Dennis Harris, ha dichiarato:
Insomma, la NASA con questa nuova tecnologia punta ad effettuare studi innovativi sia sulla Luna che su altri corpi celesti e sembrerebbe proprio che grazie a LPV potremmo compiere incredibili scoperte in brevissimo tempo.