L'incredibile fascino degli uccelli del Paradiso, tutte le particolarità di questa specie originaria dell'Oceania
I maschi sono riconosciuti per il piumaggio brillante, colorato e appariscente, e per la loro magnificenza. Le loro piume sono di diversi colori, tra cui: giallo, rosso, blu e verde, e possono assumere la forma di un ventaglio.
Sono sicuramente gli uccelli più appariscenti presenti in natura. Si tratta di uccelli di taglia piuttosto variabile, che va dai 15 cm per 50 g di peso della paradisea reale ai 44 cm per 430 g di peso della manucodia crestariccia.
Sono uccelli tropicali canori, appartenenti alla famiglia dei passeriformi. Il piumaggio dei maschi tende a presentare colorazioni vivaci o iridescenze, oltre a caruncole carnose colorate, che nelle femmine, di colore molto più sobrio, sono molto ridotte o del tutto assenti (dicromatismo sessuale). Da questa colorazione sgargiante, oltre che dai complessi rituali di corteggiamento, con vere e proprie esibizioni, è nato il nome di "uccelli del paradiso" con cui questi uccelli vengono abitualmente conosciuti.
La particolarità di questi uccelli
Anche se l’aspetto di questi uccelli ricorda quello dei più comuni passeriformi, essi presentano delle ali di forma arrotondata. La forma del becco è invece piuttosto variabile, andando da lunga e ricurva a tozza e conica secondo la specie, mentre c'è poca variazione di forma nel becco fra i due sessi nella stessa specie. In genere questi uccelli vivono tra i 15 e i 20 anni.
Questi uccelli sono tutti originari delle foreste pluviali dell’Australia settentrionale, Papua Nuova Guinea e delle vicine Isole delle Spezie (Molucche), tanto da rappresentare una delle icone di questi territori, ancora selvaggi e incontaminati.
I maschi sono riconosciuti per il piumaggio brillante, colorato e appariscente, e per la loro magnificenza. Le loro piume sono di diversi colori, tra cui: giallo, rosso, blu e verde, e possono assumere la forma di un ventaglio. Alcuni hanno lunghissime piume sulla coda o sulla testa. Le femmine hanno colori meno vivaci.
Le danze di corteggiamento
Gli uccelli del paradiso sono noti anche per le loro elaborate danze di corteggiamento, durante le quali i maschi espongono le loro piume colorate e si cimentano in movimenti acrobatici per attirare le femmine. Questi riti possono durare anche intere settimane.
Gli uccelli del paradiso hanno un’alimentazione che varia in base alla specie, da una dieta composta marcatamente da frutta, bacche e semi, ad una perlopiù insettivora. Si nutrono di vari tipi di frutta presenti nelle foreste pluviali, tra cui: fichi, bacche e drupe.
Grazie al loro opportunismo e adattamento alle disponibilità delle risorse alimentari, si cibano anche di insetti e piccoli animali come ad esempio, vermi e piccoli rettili presenti nelle foreste pluviali dell’Oceania.
Ad oggi gli ornitologi ne hanno censito circa 41 specie di uccelli del paradiso, appartenenti alla famiglia Paradisaeidae, divise in 16 generi e 2 sottofamiglie.
Dimorfismo sessuale degli uccelli del Paradiso
Il fenomeno del dimorfismo sessuale è ben evidente tra gli uccelli del Paradiso. Come dicevamo in precedenza, gli esemplari maschi sono molto appariscenti e colorati, ed utilizzano le piume durante il corteggiamento. Le femmine scelgono dunque gli esemplari maschili più belli, colorati e sgargianti.
Di conseguenza il dimorfismo sessuale è spesso legato alla selezione sessuale, ovvero un processo evolutivo, in cui le caratteristiche che attirano di più il partner opposto sono selezionate e trasmesse alle generazioni successive.
I fenomeni di ibridazione
Le varie specie di uccelli del paradiso, sebbene morfologicamente anche molto differenti fra loro, appaiono geneticamente molto vicine fra loro, anche le specie più ancestrali, al punto che l'ibridazione non è un fenomeno infrequente nelle aree in cui gli areali di più specie si sovrappongono.
L'ibridazione fra uccelli del paradiso è sicuramente favorita anche dal fatto che le femmine della maggior parte delle specie, in virtù del forte dicromatismo sessuale, appaiono piuttosto simili fra loro con una colorazione sobria e dimessa, inducendo in errore i focosi maschi durante le parate nuziali.
L’ornitologo Erwin Stresemann, negli anni '20, ipotizzò che numerose specie di uccelli del paradiso descritte e mai più osservate nuovamente, oppure osservate solo rarissimamente e in areali circoscritti e nei quali venivano a sovrapporsi a loro volta gli areali di specie simili, in realtà altro non fossero che ibridi occasionali fra specie diverse.