L'equinozio di primavera si avvicina: perché la radiazione solare diventa sempre più intensa?
Nei mesi da marzo a giugno, con il Sole più alto nel cielo, i raggi attraversano uno strato atmosferico più sottile rispetto all’inverno. Questo riduce l’assorbimento e la dispersione da parte di particelle atmosferiche, nubi e gas.

L'equinozio di primavera del 2025 nell'emisfero nord avverrà il 20 marzo 2025. Questa è la data in cui il Sole si troverà esattamente sopra l'equatore, segnando l'inizio ufficiale della primavera astronomica.
In questo momento, i raggi solari colpiscono l’equatore perpendicolarmente (a 90°), e l’emisfero nord inizia a ricevere luce solare con un angolo di incidenza sempre più diretto rispetto ai mesi invernali, quando il Sole è più basso sull’orizzonte.
Perché è importante l’angolo?
Quando i raggi solari sono più perpendicolari, l’energia si concentra su una superficie minore, aumentando l’intensità della radiazione solare per unità di area (misurata in watt per metro quadrato).

Durante l’inverno, invece, i raggi arrivano più inclinati, disperdendo l’energia su una superficie più ampia e riducendo il riscaldamento.
Aumento della durata del giorno
Da marzo a giugno, le giornate si allungano progressivamente nell’emisfero nord. Questo è dovuto al fatto che l’asse terrestre inclinato fa sì che il Sole sorga prima e tramonti più tardi man mano che ci si avvicina al solstizio d’estate.
Effetto sul riscaldamento
Più ore di luce significano più tempo durante il quale la superficie terrestre (suolo, mari, vegetazione) assorbe radiazione solare. Questo accumulo di energia contribuisce a riscaldare l’aria tramite processi come la conduzione (tra suolo e aria) e la convezione (movimento di aria calda verso l’alto).
Maggiore intensità della radiazione solare
La radiazione solare che raggiunge la sommità dell’atmosfera terrestre (la cosiddetta "costante solare", circa 1361 W/m²) rimane costante, ma la quantità che arriva al suolo dipende da quanta atmosfera i raggi devono attraversare.
Nei mesi da marzo a giugno, con il Sole più alto nel cielo, i raggi attraversano uno strato atmosferico più sottile rispetto all’inverno. Questo riduce l’assorbimento e la dispersione da parte di particelle atmosferiche, nubi e gas, permettendo a più energia di raggiungere la superficie.
Effetto cumulativo sull’aria e sul clima
La radiazione solare assorbita dal terreno e dai corpi idrici (mari, fiumi, laghi) aumenta la loro temperatura. Questi, a loro volta, cedono calore all’aria sovrastante.

Ma nel mese di marzo, il terreno e i mari sono ancora freddi, dopo aver ceduto calore in autunno e inverno. Con l’aumentare della radiazione solare, l’energia si accumula gradualmente e il picco di temperatura dell’aria si raggiunge spesso a luglio o agosto, anche se il massimo della radiazione è a giugno, a causa di questa "inerzia termica".
L’aria calda tende a salire, creando moti convettivi (quando l'aria è umida noi li vediamo attraverso lo sviluppo di nubi cumuliformi) che distribuiscono il calore nell’atmosfera, contribuendo al riscaldamento generale.