L'affascinante fenomeno ottico della fata morgana: perché si forma solo in condizioni di stabilità atmosferica?
Questo perché fu descritto per la prima volta dai Normanni lungo lo Stretto di Messina, dove l’effetto della fata morgana è piuttosto frequente fra la tarda primavera e l’estate.
Quello della “fata morgana”, o “miraggio”, è un fenomeno ottico che si manifesta solo in particolari condizioni atmosferiche. Non è un caso se questo fenomeno viene chiamato fata morgana anche nel resto del mondo, in lingua italiana.
Questo perché fu descritto per la prima volta dai Normanni lungo lo Stretto di Messina, dove l’effetto della fata morgana è piuttosto frequente fra la tarda primavera e l’estate. Secondo la leggenda tali miraggi, prodotti dalla fata morgana, inducevano i marinai a vedere fantastici castelli in aria o in terra per attirarli e quindi condurli a morte.
Come si forma il fenomeno?
Prima di tutto per vedere il fenomeno ottico dobbiamo avere un sottile strato d’inversione termica sopra la superficie del mare, o negli strati più prossimi al suolo. Tale strato inversivo, caratterizzato da uno strato di aria più fredda e stabile rispetto alle masse d’aria sovrastanti, funge da lente di rifrazione della luce.
La diffusione della luce dipende anche dalle condizioni di densità dell'aria (a sua volta dipendenti da temperatura e umidità). Ciò fa in modo che tra uno strato e l'altro la radiazione subisce deviazioni verso l'alto o verso il basso.
Tali deviazioni della luce, all’interno di questo strato d’aria più freddo e denso, riescono a distorcere gli oggetti in lontananza, tanto da far assumere a quest’ultimi le sembianze di torri, pinnacoli, obelischi.
In pratica la fata morgana provoca un’incurvatura molto pronunciata delle immagini. Le superfici appaiono come se fossero sollevate sopra il loro posizionamento reale. Questo fenomeno è spesso descritto come se oggetti o intere scene si trovassero fluttuanti sopra il terreno o sopra il mare.
Le condizioni meteorologiche ideali alla fata morgana
Perché si verifichi l’effetto è importante che ci siano cieli sereni o poco nuvolosi, con ventilazione debole, assenza di turbolenze o perturbazioni. Inoltre, nei pressi del suolo o della superficie marina, deve essere presente uno strato d’inversione termica piuttosto stabile, ma anche sottile.
Questo avviene spesso in prossimità di superfici marine, ma anche deserti o altre regioni con variazioni termiche significative. Molto più raro da osservare in altre aree del pianeta.
Il fenomeno ottico delle navi volanti
L’effetto della fata morgana può essere collegato al fenomeno delle “navi volanti” che spesso gli osservatori interpretano come presenza di navi sospese nel cielo. Quando si verifica in prossimità del mare o dell’oceano, la luce rifratta attraverso gli strati atmosferici può causare una distorsione delle immagini delle navi all’orizzonte.
L’effetto è talmente pronunciato da far sembrare che le navi siano in sospensione, come se stessero volando al di sopra della superficie dell’acqua. In alcune circostanze la fata morgana crea atmosfere fiabesche, dove le immagini di una nave possono essere riflesse più volte, creando una sorta di effetto millefoglie.
Tale tipologia di miraggio si verifica spesso sullo Stretto di Messina o nell’area dei Grandi laghi americani, in primavera, quando le temperature delle acque sono particolarmente fredde rispetto le masse d’aria in circolazione, decisamente più calde.
Ciò provoca lo sviluppo di un forte strato d’inversione termica sopra l’acqua, ideale alla creazione dell’effetto della fata morgana.
può creare un’atmosfera surreale in cui le immagini delle navi sembrano essere riflesse più volte, sovrapponendosi e deformandosi ulteriormente. Questo effetto di moltiplicazione delle immagini contribuisce a intensificare l’illusione delle “navi volanti”.