Scoperta incredibile in Italia: è stata trovata una micrometeorite insolita e molto particolare
Una scoperta incredibile avvenuta proprio in Italia. È stata ritrovata una micrometeorite eccezionale, un quasicristallo che contiene rarissime leghe metalliche di alluminio e rame. Il team di ricerca ha da poco pubblicato i risultati del loro lavoro.
Lo abbiamo detto più volte nei nostri articoli: la nostra conoscenza del mondo che ci circonda e delle leggi che lo governano non è assolutamente completa e anzi, man mano che si va avanti con gli studi a volte si scoprono alcune incongruenze tra le teorie da noi elaborate e la realtà.
Si lega proprio a questo concetto l’incredibile scoperta fatta anni fa proprio in Italia, perché fino a qualche decennio fa nemmeno credevamo possibile l’esistenza di questo materiale.
Una scoperta a dir poco rarissima
Siamo nel 2002, oltre 20 anni fa, ed un cacciatore amatoriale di meteoriti sta sulla cima del Monte Gariglione, a circa 65 km a nord della città di Catanzaro (Calabria) alla ricerca di oggetti extraterrestri. Si imbatte quindi in una micrometeorite che da subito gli appare strana, particolarmente lucente, e decide quindi di spedirla all’Università di Bari per farla studiare.
L’anomala meteorite è stata quindi studiata da un gruppo di ricerca tutto italiano che conta ricercatori dell’Università degli Studi di Bari, dell’Università di Firenze e dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI).
Pochi giorni fa il team ha pubblicato un articolo con il risultato del loro duro lavoro sulla rivista “Communications Earth & Environment”, appartenente al gruppo editoriale di Nature-Portfolio, di cui noi vi facciamo un rapido e semplificato sunto.
I quasicristalli, questa la categoria in cui rientra il particolarissimo oggetto ritrovato, sono dei solidi con simmetrie rotazionali vietate per i cristalli.
Solo nel 1984 si è scoperta una lega artificiale dotata di questa simmetria proibita ed ovviamente il fatto sconvolse la comunità scientifica della cristallografia e della fisica della materia condensata. A questo punto però si pensò che solo artificialmente, sintetizzando in laboratorio componenti elementari con rapporti specifici, si potessero formare questi materiali.
E invece no! Infatti nel 2011, grazie ad un’importantissima spedizione internazionale è stata ritrovata ai confini estremi dell’oriente russo, precisamente in Chukotka, una meteorite con questa eccezionale simmetria, si trattava quindi di un quasicristallo naturale extraterrestre di Al-Cu-Fe a cui è stato dato il nome di Khatyrka, in onore del luogo della sua scoperta.
Cosa sono i quasicristalli?
Questo ritrovamento ha mostrato come in realtà quindi esistano quasicristalli naturali e che questi potrebbero formarsi anche in eventi d’urto indotti da impatti ad alta velocità, aprendo quindi la strada alla loro ricerca nei materiali cosmici.
Pochi anni dopo, nel 2013, è stata ritrovata nel deserto nubiano, in Sudan, un’altra micrometeorite molto simile a quella ritrovata in Russia, con lega metallica Al-Cu-Fe in cui però, soprattutto per il basso contenuto di ferro nelle leghe, non conteneva fasi quasicristalline.
Ora, dopo oltre 10 anni di distanza (anche se la scoperta della micrometeorite è avvenuta in precedenza) si è giunti alla conclusione che anche l’oggetto extraterrestre trovato in Italia è un quasicristallo.
Questa scoperta è davvero incredibile perché si tratta del terzo caso al mondo in cui viene ritrovato del materiale extraterrestre contenente leghe metalliche di questo tipo e del secondo caso in cui questo oggetto contiene un quasicristallo di origine naturale.
È proprio uno degli autori di questo lavoro, Luca Bindi, che specifica:
Infatti questi materiali sono caratterizzati da una distribuzione quasiperiodica di atomi disposti secondo uno schema che viola le regole di simmetria cristallografica che si applicano ai cristalli ordinari (periodici).
Questo comportamento, sconosciuto fino a 40 anni fa, viene oggi sfruttato per numerose applicazioni industriali e tecnologiche.