Cos'è l'inversione termica?
Hai mai notato che a volte fa più freddo nel fondo valle che sulla vetta di una montagna? Questo succede quando si verifica l'inversione termica, fenomeno associato a situazioni di grande stabilità atmosferica. Ecco come si verifica questo fenomeno meteorologico.
In condizioni normali la temperatura diminuisce con l'altitudine (circa 6,5 °C ogni 1000 metri) nella troposfera, che è la parte inferiore dell'atmosfera. In determinate circostanze però, questo non si verifica. In situazioni di inversione termica, la temperatura della parte superiore di uno strato è superiore a quella inferiore. Questo fenomeno si verifica solitamente durante le notti invernali, in situazioni di grande stabilità atmosferica, anche se in realtà, se le condizioni sono favorevoli, si può verificare in qualsiasi periodo dell'anno. Il movimento di discesa dell'aria fredda dagli strati superiori verso la superficie del terreno è noto come subsidenza. L'aria si comprime, aumenta di pressione, si riscalda e perde umidità, il che spiega l'assenza di nuvolosità.
Per questo motivo, nelle notti invernali limpide, quando il suolo ha perso calore per irraggiamento, gli strati d'aria vicini al suolo si raffreddano più velocemente rispetto agli strati superiori. Quest'aria fredda è molto densa e si deposita nei fondovalle, aree depresse, anche doline o poljes, in aree dove predominano le rocce calcaree. Per questo motivo, a volte le temperature (soprattutto di notte) sono molto più fredde nelle zone basse che in alta montagna.
L'inversione termica si interrompe per il riscaldamento prodotto dal Sole o per la presenza di vento, che di solito preannuncia un cambiamento delle masse d'aria, permettendo ai diversi strati d'aria di mescolarsi. Fino ad allora, a causa di questi movimenti dell'aria verso il basso, non si sviluppano nubi verticale.
Conseguenze delle inversioni termiche in Italia
Quando le condizioni di umidità sono favorevoli, nelle valli o nelle aree depresse si formano nebbie e banchi di nebbia, che possono persistere anche tutto il giorno. È una situazione molto comune in inverno nelle aree pianeggianti e vallive della penisola, in particolare nella Pianura Padana e nelle piane interne dell'Appennino. Il problema si ha quando questa situazione dura per diverse settimane.
Con il vento in calma, l'aria nelle grandi città non circola e si accumulano gli inquinanti, con elevate concentrazioni di polveri sottili, fumo, particelle in sospensione. Un fenomeno tipico nelle grandi città italiane situate nella Pianura padana, come Milano e Torino, e che si produce anche in altre grandi città, come Roma.