Le insidiose correnti di risacca: cosa sono e come difendersi

Le rip current sono fenomeni noti e insidiosi nelle spiagge degli oceani, ma possono presentarsi anche nei mari Italiani. Ecco di cosa si tratta e i loro pericoli. Cosa fare se colti da una corrente di risacca?

Una invitante e deserta spiaggia, la zona con onde smussate sembra proprio richiarmarci pe ril bagno, ma è qui che è presente l'insiduosa corrente di ritorno.

Estate tempo di mare e tempo di bagni e nuotate, vuoi per cercare refrigerio, vuoi per fare attività sportiva o semplicemente per giocare nell’acqua. Molte spiagge hanno il servizio di salvataggio, altre, spesso quelle più belle e selvagge, sono solate e prive di questo importante servizio che però non può certo raggiungere i posti più remoti.

Che ci sia o meno il bagnino di salvataggio, la sicurezza di un bagno o una nuotata dipendono anzitutto da noi stessi.

Conoscere e valutare le condizioni meteo marine è fondamentale. Al giorno d’oggi si tende a perdere il contatto con la natura e l’ambiente esterno, e alcuni fenomeni non sono noti a molti o non si conoscono i segnali premonitori.

Uno di questi è la corrente di risacca, ecco di cosa si tratta

Le Rip Current – Correnti di risacca

Ben note a chi fa surf sulle spiagge dell’oceano, tenute a conto e spesso segnalate per il loro rischio elevato appunto nei grandi mari, queste correnti insidiose possono formarsi anche nel Mar Mediterraneo e perfino in mari a basso fondale come il Mar Adriatico. Anche le spiagge più belle in certe condizioni possono diventare insidiose.

Non è necessario avere mare molto mosso, anche una giornata apparentemente tranquilla con qualche onda può nascondere questa insidia che può nascere anche da burrasche o tempeste molto distanti.

Rigorosamente parlando, rip current significa corrente di strappo, secondo alcune descrizioni non esattamente corrispondente alla risacca. Non entriamo però qua negli aspetti tecnici e oceanografici, ma ci limitiamo a descrivere l’esistenza di queste pericolose corrente.

In pratica, si tratta di correnti che possono verificarsi vicino alle spiagge dove si infrangono le onde. In presenza di onde che apparentemente ci portano oggetti o ci aiutano a tornare verso riva, in alcune condizioni si può invece formare una corrente d'acqua forte, localizzata e stretta che si allontana dalla riva tagliando le linee delle onde che si infrangono. E quasi come un fiume che scorre verso il mare, e porta velocemente al largo chi ne è colto. La forza della corrente di ritorno è più forte e veloce vicino alla superficie dell'acqua e questo la rende estremamente pericolosa anche per nuotatori esperti

Come individuarle

Le correnti di risacca hanno aspetti ben precisi, e con un po’ di attenzione ed esperienza possono essere individuate. Nelle spiagge oceaniche in alcune località turistiche i bagnini pongono bandierine di pericolo gialle e rosse che segnalano le zone. Nei nostri mari di rado avviene questo, perché di solito sono più piccole e improvvise, ma non meno pericolose.

Un segnale tipico è la rottura delle onde dove vi è la corrente di ritorno. Lunghe onde increspate possono presentare zone ristrette con onde più smussate, quasi che ci invogliano a entrare in quella zona. E’ questo invece un segnale che deve metterci in guardia.

Altro segnale sono avvallamenti e irregolarità della sabbia, oppure zone dove nella battigia non si deposita materiale portato dal mare o addirittura appunto torna verso il largo.

In ogni caso, informarsi in loco e chiedere a chi vive nella zona e ai bagnini è una precauzione d’obbligo. E soprattutto, tenere conto di eventuale esposizione della bandiera rossa nelle spiagge con questo servizio.

Una spiaggia di Costa Rica, a Santa Teresa de Cobano, oceano pacifico. un cartello in più lungue spiega e avverte dei pericoli delle correnti di risacca. Foto L.Lombroso.

I pericoli della corrente di risacca

Le correnti di ritorno scorrono tipicamente a circa 0,5 m/s e fino a 2-3 m/s. Sembrano pochi, ma è più veloce di quanto un umano riesce a nuotare. E se ci è contro, ci può mettere in seria difficoltà.

Se ci troviamo colti da questa corrente e cerchiamo di opporci, sopraggiunge in fretta grande stanchezza. Se portati al largo, può sopraggiungere poi il panico. Sono questi i maggiori pericoli che possono portare fino alla morte per annegamento. E spesso se qualcuno cerca di intervenire senza conoscere questo pericolo e non è un soccorritore formato, può andare lui stesso in grande pericolo.

Cosa fare se colti dalla rip current

Il primo salvataggio, in mare ma non solo, viene dai noi stessi. Poi, da chi ci sta vicino, purché abbia l’accortezza di non mettere lui stesso in pericolo, e quindi naturalmente dal salvataggio.

Detto questo, se ci si trova colti da queste correnti dobbiamo avere il sangue freddo di non opporci nuotandoci contro e di non farci cogliere da panico e stanchezza. Spesso basta la semplice accortezza di nuotare paralleli alla spiaggia per uscire da questa corrente, che quasi sempre è stretta. Una volta usciti, possiamo rientrare a riva in maggiore sicurezza.

Come sempre però i pericoli è meglio evitarli che affrontarli, dunque impariamo a osservare l’ambiente, informiamoci bene sul luogo che frequentiamo, chiediamo e se ci sono indicazioni di sicurezza, bandiera rossa, condizioni meteo marine pericolose o divieti di balneazioni rispettiamoli.

Il mare è bello, ma come la montagna dobbiamo rispettarlo e in certo senso dargli del Lei, solo così potremmo godere in sicurezza della sua enorme bellezza!