In Sicilia si trova la pianta più rara del mondo, l'incredibile storia della Zelkova sicula

La Sicilia, data la sua particolare posizione strategica sul Mediterraneo, è un’isola caratterizzata da varie forme di endemismo, soprattutto di carattere vegetale. Eppure non tutti sanno che una delle piante più rare del mondo è stata scoperta in Sicilia.

zelkova
Il genere Zelkova non è tra i più diffusi in Europa. È un genere di piante decidue della famiglia delle Ulmaceaee. Nel mondo esistono solo sei specie di Zelkova. Almeno di quelli conosciuti.

La Sicilia, data la sua particolare posizione strategica sul Mediterraneo, è un’isola caratterizzata da varie forme di endemismo, soprattutto di carattere vegetale. Eppure non tutti sanno che una delle piante più rare del mondo è stata scoperta in Sicilia.

Stiamo parlando della Zelkova sicula, scoperta per caso dal botanico Giuseppe Garfì durante una escursione nelle campagne della Sicilia sud-orientale, dove resistono ampie aree dalla natura pressochè incontaminata.

Alcune caratteristiche di questa pianta

Il genere Zelkova non è tra i più diffusi in Europa. È un genere di piante decidue della famiglia delle Ulmaceaee. Nel mondo esistono solo sei specie di Zelkova. Almeno di quelli conosciuti.

Quattro di esse sono asiatiche, con una specie nel Caucaso che è stata la prima a vedersi attribuito un nome e tre distribuite fra il Giappone e la Cina. In Asia queste specie possono formare dei piccoli boschetti, che fanno parte della tipica flora delle foreste dell’estremo oriente.

Poi ci sono le due specie europee, come la Zelkova abelicea che è presente a Creta, una pianta legnosa che può formare un cespuglio ramificato, alto fino a 15 metri e poi la Zelkova sicula, simile all’altra specie, ma che presenta portamenti più arbustivi e che dispone di una caratteristica particolare.

Sono infatti solo due gli esemplari di Zelkova sicula scoperti da Garfì. Un esemplare è stato rinvenuto vicino a Melilli, il secondo nelle campagne di Buccheri.

L’origine di questa pianta

Nel Pliocene, l’Europa aveva una flora e un clima molto diversi rispetto all’attuale. Il genere Zelkova, per esempio, dominava l’intero emisfero boreale, da Gibilterra fino alla Kamchatka, avendo condizioni di umidità e di temperatura stabile che caratterizzavano il tempo.

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Nel Pliocene, l’Europa aveva una flora e un clima molto diversi rispetto all’attuale. Il genere Zelkova, per esempio, dominava l’intero emisfero boreale, da Gibilterra fino alla Kamchatka, avendo condizioni di umidità e di temperatura stabile che caratterizzavano il tempo.

Quando però poi sopraggiunsero le ere glaciali, le basse temperature spinsero’ verso sud tutte quelle specie di alberi arbustivi che temevano l’inverno. Vedi l’esempio della betulla sull’Etna.

Progressivamente, il genere Zelkova divenne in Europa un taxon tipico delle aree mediterranee, ma mentre le due specie sopravvissute trovavano rifugio in alcune delle aree più calde e umide del bacino, altre specie come le Querce, presero il sopravvento, prendendo il controllo degli ecosistemi.

Queste infatti al termine delle glaciazioni conquistarono le vecchie aree abbandonate dal genere Zelkova, entrando dovunque con essa in competizione, per poi spingere l’areale di tutte le specie pre-glaciali verso sud, fino a farle diventare delle popolazioni relitte in Asia e in tutto il bacino del Mediterraneo.

L’incredibile sopravvivenza della Zelkova sicula

La specie Zelkova sicula è sopravvissuta con estrema difficoltà per migliaia di anni, quasi soffocata dalle altre specie e in perenne ricerca di suoli.

Quando iniziarono i primi disboscamenti, in età antica, la Zelkova rischio di estinguersi completamente. Solo nelle aree degli Iblei sono sopravvissuti due unici esemplari, probabilmente per pura fortuna.