In Sicilia nasce il primo telescopio Flyeye dell’Agenzia Spaziale Europea, oggi la posa delle prima pietra
L’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha scelto la Sicilia come sede del primo telescopio Flyeye. E’ il primo di una rete globale di telescopi realizzata per l’individuazione di asteroidi potenzialmente pericolosi per la Terra, i cosiddetti Near Earth Objects (NEO).
Oggi 6 Settembre 2024 ha luogo la posa della prima pietra dell'Osservatorio che ospiterà il primo telescopio Flyeye dell’Agenzia Spaziale Europea.
All’inaugurazione dell’inizio lavori saranno presenti numerose autorità internazionali e nazionali. Tra le diverse personalità vi sarà Josef Aschbacher direttore generale dell‘ESA, Teodoro Valente presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Roberto Ragazzoni, presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, nonché il governatore della regione Sicilia Renato Schifani.
Cosa sono i Near Earth Objects (NEO)
NEO è acronimo di Near-Earth Object. Sono asteroidi (NEA Near-Earth Asteroids), ma possono essere anche comete (NEC Near-Earth Comets), che potrebbero passare ad una distanza dalla Terra inferiore ai 50 milioni di km e, potenzialmente, collidere con la stessa.
Essendo oggetti relativamente vicini alla Terra, il loro moto apparente nel cielo è relativamente veloce.
Pertanto, fotografando a distanza di giorni o settimane una stessa zona di cielo, mentre la posizione relativa tra le stelle rimane invariata, un NEO, se presente, lo si vedrà muovere come un intruso tra le stelle, passando da una costellazione ad un'altra.
La ricerca dei NEO viene effettuata con telescopi da Terra e dallo spazio che osservano e fotografano regioni quanto più vaste del cielo. Le immagini raccolte ogni giorno vengono elaborate con software capaci di riconoscere i NEO, distinguendone il movimento rispetto alle stelle di sfondo.
Cosa è un Flyeye
I Flyeye sono telescopi con una configurazione ottica simile alla struttura dell’occhio della mosca. Grazie ad un sistema di telecamere ed ottiche multiple riesce ad avere un campo di vista molto grande, circa 45 gradi quadrati, equivalenti a circa 13 volte le dimensioni della Luna piena.
Grazie all’elevato campo di vista, il telescopio riesce ad osservare l’intero emisfero visibile in una sola notte.
Ripetendo le osservazioni durante notti consecutive, condizioni meteo permettendo, l’analisi con software dedicati, riesce a individuare l’eventuale presenza di NEO. Una volta individuato un NEO, viene dato un alert che permette ad altri telescopi di iniziare a tracciarne l’orbita per stimarne la pericolosità.
Perché è stata scelta la Sicilia
Il telescopio Flyeye verrà posizionato sulla cima del Monte Mufara, a 1865 metri sul livello del mare, nei pressi del Centro Internazionale di Scienze Astronomiche GAL Hassin, a Isnello (Provincia di Palermo).
La scelta dell’ESA è caduta su questo sito a motivo del suo bassissimo inquinamento luminoso. Questo garantisce cieli bui in cui è possibile osservare oggetti astronomici estremamente deboli, quali appunto i NEO. Altra caratteristica è l’elevazione sul livello del mare che consente di avere un impatto minimo della turbolenza sulla qualità delle immagini astronomiche.
Infine, la vicina presenza di un altro osservatorio (Centro Internazionale di Scienze Astronomiche GAL Hassin, a Isnello) agevola la realizzazione dell’infrastruttura (le vie di accesso e l'elettricità, acqua e collegamenti dati) e il suo funzionamento. Il completamento dell'osservatorio è previsto per la fine del 2025.
All'inizio del 2016 l'ESA ha assegnato un contratto per lo sviluppo del telescopio Flyeye ad un consorzio guidato da OHB Italia di Milano, con la partecipazione di industrie di sette nazioni europee.
La rete Flyeye
Il network Flyeye nasce in seno al Programma di Sicurezza Spaziale dell'ESA. L’ESA prevede di costruire in totale 4 osservatori con telescopi Flyeye. Questi garantiranno un monitoraggio quotidiano dell’intera volta celeste.
La Sicilia è stata scelta come prima sede su un totale di sole 4 sedi su scala globale per ospitare uno dei 4 telescopi del network.