Il telescopio spaziale James Webb fotografa un oggetto a forma di punto interrogativo

Dopo pochi giorni dalla pubblicazione della bellissima immagine di due stelle neonate osservate dal telescopio spaziale James Webb, viene annunciata la scoperta “serendipita” nella stessa immagine di un oggetto a forma di punto interrogativo!

Oggetto punto interrogativo
Immagine dell'oggetto a forma di punto interrogativo osservato da JWST. Credit: NASA, ESA, CSA. Image Processing: Joseph DePasquale (STScI)/post-processing inset image Daisy Dobrijevic

Questa scoperta la racconteremo in modo romanzato ma non molto dissimile dalla verità.

Storia di una scoperta scientifica

Partiamo dal telescopio spaziale James Webb (abbreviato con l'acronimo JWST che sta per James Webb Space Telescope). Si tratta del più potente telescopio spaziale al momento operativo, dotato di strumentazione eccezionale. Tutti gli astronomi vorrebbero utilizzarlo per la propria ricerca, per ottenere immagini e spettri degli oggetti astronomici di proprio interesse. Chi lo vorrebbe utilizzare per osservare le lune di Saturno, chi per osservare le galassie primordiali, chi per studiare l’atmosfera degli esopianeti, chi per osservare stelle neonate, e la lista non finirebbe. Tuttavia, le richieste sono così numerose che non tutte possono essere soddisfatte: il telescopio non può osservare per più di 24 ore al giorno! Pertanto esiste una commissione di scienziati (chiamata in inglese TAC che sta per Time Allocation Committee) che valuta tutte le proposte e seleziona solo le migliori.

Un team di scienziati, uno tra i numerosi che studiano i processi fisici che portano alla nascita delle stelle, è riuscito ad ottenere tempo di osservazione con JWST, cioè ha presentato una proposta così valida da superare la selezione; pertanto il telescopio osserverà gli oggetti astronomici di loro interesse.

Herbig-Haro 46/47
Immagine delle stelle neonate Herbig-Haro 46/47. Nel riquadro a sinistra un ingrandimento della zona in cui è stato scoperto l'oggetto di forma peculiare. Credit: NASA, ESA, CSA. Image Processing: Joseph DePasquale (STScI)/post-processing inset image Daisy Dobrijevic

Esempio di proposta osservativa

La proposta consisteva nel puntare JWST in direzione della costellazione delle Vele ed osservare due stelle ancora in fase di formazione, nel caso specifico due neonati ben paffuti. Infatti si tratta delle due stelle Herbig-Haro 46/47.

Mentre stelle giovanissime con massa simile o inferiore a quella del Sole vengono classificate come stelle T-Tauri, le stelle giovanissime con massa ben maggiore di quella del Sole vengono classificate come stelle Herbig-Haro.

E così il telescopio JWST ha ottenuto una stupenda immagine di Herbig-Haro 46/47. Le due stelle sono ancora inviluppate nella coltre di polveri e gas da cui si sono formate e che continua ad alimentare la loro crescita. Questa immagine verrà studiata nel dettaglio dal team che l’ha richiesta e dalla sua analisi verranno estratte importanti informazioni su queste prime fasi di formazione delle stelle massicce.

Questa è la storia di come procede la scienza- un tema di ricerca, osservazioni di oggetti inerenti la ricerca, analisi delle osservazioni, progresso nella conoscenza.

Storia di una scoperta serendipita

Ma a questo punto si inserisce la scoperta serendipita, cioè una scoperta casuale non preventivata e ottenuta mentre si cercava tutt’altra cosa.

Come riportato nel vocabolario della Treccani, Serendip era l'antico nome dell'isola di Ceylon. Per la prima volta l'aggettivo serendipito venne usato dallo scrittore Walpol per indicare scoperte inattese fatte per caso.

Una volta resa pubblica l’immagine di Herbig-Haro 46/47, uno scienziato (magari non particolarmente interessato alle stelle neonate) ha pensato di dare un’occhiata a tutto ciò che era presente nell'immagine oltre a Herbig-Haro 46/47. Ed ecco che tra una miriade di stelle di fondo, polveri e galassie ha notato “casualmente” un oggetto veramente peculiare, un oggetto non ancora meglio identificato a forma di punto interrogativo!

Il colore rosso di questo oggetto suggerisce che si tratti di qualcosa molto più lontano di Herbig-Haro 46/47, che si trovano a circa 1500 anni luce da noi. Lo scienziato Matt Caplan suggerisce che possa trattarsi dello scontro tra due galassie lontane, una delle quali viene deformata dall’altra galassia. Probabilmente, potendo guardare da una diversa angolatura, lo stesso oggetto potrebbe rivelarsi di forma molto diversa e magari facilmente identificabile.

Saturno
Cambiando l'angolo di vista la struttura degli anelli può essere meno comprensibile (foto in basso) o facilmente comprensibile (foto in alto). Credit: NASAS

L’effetto di prospettiva, cioè l’angolo di inclinazione di un oggetto astronomico rispetto all’osservatore può rendere molto difficile la comprensione della struttura dello stesso. Ad esempio, come mostrato nella figura di sopra, la struttura degli anelli di Saturno quando questi sono osservati in direzione equatoriale (immagine in basso) è molto meno comprensibile di quando sono osservati con maggiore inclinazione.

La scoperta serendipita di questo oggetto misterioso, così come generalmente avviene per tutte le scoperte serendipite, innescherà tutta una serie di studi e di osservazioni per comprenderne la natura e, così come è avvenuto per molte altre scoperte del genere, potrebbe aprire filoni di ricerca molto interessanti.