Antartide
A causa del surriscaldamento globale rischiamo di perdere migliaia di meteoriti precipitati sulle calotte ghiacciate dell'Antartide.

Un gruppo di ricercatori svizzeri e belgi ha combinato osservazioni satellitari con le proiezioni dei modelli climatici e con l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per calcolare quante meteoriti rischiamo di perdere a causa del continuo surriscaldamento globale.

I risultati di questo studio sono stati poi recentemente pubblicati su Nature Climate Change e noi ve ne riportiamo i punti principali.

In pratica secondo queste analisi entro il 2050 perderemo circa un quarto delle meteoriti stimate in Antartide.

Ma cosa si intende quando si parla di meteoriti?

Le meteoriti sono quello che rimane dopo l’ablazione atmosferica di un meteoroide, ovvero di una sorta di piccolo asteroide, che entra in collisione con la Terra. Una volta che questo piccolo asteroide entra nella nostra atmosfera inizia un processo di rimozione di materiale dalla superficie dell’oggetto mediante processi di vaporizzazione ed erosione. La rimanente parte che riesce a sopravvivere a questo processo e giunge quindi fino alla superficie del nostro pianeta prende il nome di meteorite.

Questi frammenti provenienti dallo spazio ci forniscono tantissime informazioni del loro passato ed è quindi importantissimo studiarle.

Le meteoriti analizzate in questo studio in particolare sono fondamentali perché ovviamente sulla bianca e candida superficie ghiacciata dell’Antartide risulta estremamente più facile osservarle e recuperarle, tanto che circa il 60% di tutte le meteoriti mai raccolte provengono proprio da questo continente. Inoltre questi frammenti extra-terrestri si concentrano nelle cosiddette “zone di incaglio delle meteoriti” quindi risultano vicine tra loro e quindi possono essere recuperate con più facilità e più velocemente.

Antartide 2
I frammenti scuri si scaldano più della superficie ghiacciata e fondono il ghiaccio attorno a loro sprofondando.

Tuttavia il colore scuro di questi frammenti di roccia non le rende solo più facili da individuare. Infatti, come ben sappiamo, i materiali di colore scuro tendono ad assorbire la radiazione solare incidente, hanno quindi un’albedo basso. Assorbendo una grossa quantità di radiazione queste meteoriti tendono a riscaldarsi, fondendo il ghiaccio su cui sono posate e sprofondando sotto la superficie della calotta polare fino a scomparire completamente e andando quindi perduta per sempre.

Il team di ricerca ha ottenuto varie stime di tassi di perdita in base ai diversi scenari di cambiamento climatico, questo perché l’algoritmo di apprendimento automatico che stima la distribuzione delle meteoriti in Antartide è stato combinato alle differenti proiezioni temporali dei modelli regionali del cambiamento climatico.

È necessario agire al più presto

I risultati ottenuti sono preoccupanti, infatti se queste stime fossero corrette rischieremo di perdere circa 5.000 meteoriti all’anno con una perdita percentuale sul totale delle meteoriti presenti in Antartide che va da circa il 30% fino al 50% nelle aree di raccolta più dense.

Ovviamente per cercare di limitare il più possibile questa perdita di campioni e quindi di informazioni fondamentali alla conoscenza dell’universo che ci circonda e del nostro pianeta, è fondamentale cercare di ridurre le emissioni di origine antropica per tentare di tenere entro certi limiti il riscaldamento del nostro pianeta, ma non solo. I ricercatori dovranno comunque velocizzare il recupero di questi frammenti per cercare di vedere sprofondati la minor parte possibile.