Il piccolo uccello che nidifica sulle nostre spiagge, il simpatico fratino
Purtroppo il successo riproduttivo di questa specie è bassissimo, la maggior parte delle coppie non riesce a far involare i suoi piccoli e la causa principale è rappresentata delle attività umane nelle spiagge.
Il fratino, nome scientifico Charadrius alexandrinus, è un piccolo e grazioso uccello che nidifica sulle spiagge del Mediterraneo. La specie è facilmente riconoscibile dal suo colore e da un corpo molto piccolo rispetto alle zampe lunghe.
Presenta porzioni superiori del corpo di colore grigio chiaro, mentre quelle inferiori bianche. Il fratino appartiene alla specie dei limicoli, uccelli con zampe e becco variabilmente lunghi, che vivono di solito in zone umide, come laghi salmastri e paludi, o su sponde sabbiose o fangose.
Caratteristiche del fratino
Questo piccolo uccello si alimenta prevalentemente di crostacei, molluschi ed altri invertebrati presenti nel suolo. Vive per gran parte della sua vita in prossimità delle spiagge del Mediterraneo, tanto che costruisce i nidi proprio in spiaggia, creando una piccola fossetta pressoché invisibile nella sabbia all’interno della quale depone le uova.
Facendo affidamento al suo piumaggio criptico e alla colorazione mimetica delle uova (simile alla sabbia) sfugge ai predatori. Generalmente si insedia nelle zone di riproduzione da fine marzo fino al mese di luglio, frequentando le nostre spiagge fino ad agosto. Ciò, purtroppo, lo espone a notevoli rischi.
Dopo un mese di cova nascono i pulcini, che sono in grado di camminare dopo poche ore e di volare dopo quattro settimane. I nidi si trovano sulle zone sabbiose rialzate rispetto al mare, dove la vegetazione dunale è molto rada e dove si accumulano piccole quantità di detriti e ramoscelli che possono aiutare il fratino a mimetizzarsi.
La presenza del fratino indica che ci troviamo in un ambiente naturale in buona salute, non troppo compromesso dall’uomo: per questo rappresenta un indice di qualità ambientale.
Una specie in pericolo
Purtroppo il successo riproduttivo di questa specie è bassissimo, la maggior parte delle coppie non riesce a far involare i suoi piccoli e la causa principale è rappresentata delle attività umane nelle spiagge.
Il nido, invisibile ad un occhio non esperto, viene frequentemente distrutto, calpestato dai bagnanti, schiacciato dai trattori che puliscono la sabbia e la setacciano, oppure predato dai cani che passeggiano liberi sulle dune.
Queste minacce stanno causando una forte diminuzione nelle popolazioni di fratino, nonostante le attività di salvaguardia e i progetti di conservazione che già da molti anni vengono proposti in tutta Europa.
Cosa si sta facendo per salvare il fratino?
Visto le minacce sopra descritte da diversi anni si stanno seguendo delle forme di tutela per salvare il fratino dal rischio di estinzione sulle nostre spiagge, a causa dei costanti disturbi antropici e della diminuzione degli ambienti dunali costieri, habitat naturale di questo uccello.
Attualmente il fratino è tutelato dall’Allegato 2 della Convenzione di Berna – Convenzione sulla conservazione della vita selvatica dell’ambiente naturale in Europa, inerente le specie faunistiche rigorosamente protette, dall’Allegato 2 della Convenzione di Bonn, Convenzione sulla conservazione delle specie migratorie appartenenti alla fauna selvatica, inerente le specie in cattivo stato di conservazione, dalla Direttiva CEE 79/409 “Uccelli” e dalla Legge Nazionale sulla Caccia 157/92 dove è inserita nell’Allegato 1 come “specie particolarmente protetta.