Il pesce pappagallo endemico del Mediterraneo, alla scoperta dello "sparisoma cretese"
Si tratta di una specie di pesce osseo appartenente alla famiglia degli Scaridae. No, non si tratta di un’altra specie aliena venuta da fuori, bensì di un pesce endemico del nostro Mediterraneo.
Forse non tutti sanno che anche il Mediterraneo ha il su pesce pappagallo, coloratissimo come il cugino dei mari tropicali e delle barriere coralline. Stiamo parlando del pesce pappagallo del Mediterraneo, meglio noto come “sparisoma cretese”.
Si tratta di una specie di pesce osseo appartenente alla famiglia degli Scaridae. No, non si tratta di un’altra specie aliena venuta da fuori, bensì di un pesce endemico del nostro Mediterraneo. Solo che fino a qualche anno fa era diffuso solo sul basso Mediterraneo, e nel Mar di Levante. Oggi è divenuto comunissimo in quasi tutto il Mediterraneo.
Le caratteristiche di questo pesce
Il suo nome come è facile immaginare, è dovuto al suo caratteristico apparato boccale, provvisto di un becco simile a quello del pappagallo. La femmina di questa specie ha una livrea molto appariscente, rossa con un’ampia chiazza verdastra orlata di giallo sul capo ed un’altra chiazza gialla sul peduncolo caudale. Il maschio ha una livrea meno vivace, bruna, con ventre ben più chiaro.
Il corpo è ovale, poco compresso ai fianchi, simile ad un labride. La sua caratteristica più vistosa è la bocca, che, come in tutti gli scaridi, è munita di un becco osseo formato dai denti saldati. La pinna dorsale è lunga, l'anale meno ampia, la coda a delta.
La livrea femminile è molto appariscente: rossa vivo con un'ampia chiazza verdastra orlata di giallo sul capo e un'altra chiazza, gialla e più piccola, sul peduncolo caudale. Il maschio ha una livrea meno appariscente, bruna, con ventre più chiaro. Può raggiungere una lunghezza di 50 cm.
Espansione a causa del cambiamento climatico
A causa del cambiamento climatico e dell’aumento delle temperature medie del Mediterraneo lo Sparisoma cretese si sta espandendo in tutto il Mediterraneo, fino a raggiungere pure i bacini più settentrionali, come l’Adriatico, il Tirreno e il Ligure. Nel Mar Adriatico è stato avvistato nei mari dell'isola di Lagosta, Croazia e di Budva, Montenegro.
Ma oggi è facilmente visibile anche andando sui fondali rocciosi di Campania, Toscana e Liguria. Soprattutto li dove sono ancora presenti praterie di posidonia.
Il tentativo di allevamento da parte dei romani
La distribuzione nel Mediterraneo del pesce pappagallo ha avuto certamente delle oscillazioni nel corso della storia, legate sia alla pesca intensa sia a tentativi documentati di ripopolamento in epoca romana.
Difatti in antichità, soprattutto durante il periodo romano, lo sparisoma cretese era considerato un pesce molto prelibato, tanto da provare a realizzare degli allevamenti per favorire un ripopolamento. Tentativi che con molta probabilità fallirono.
Le oscillazioni più recenti sono legate al fenomeno del riscaldamento delle acque superficiali del Mediterraneo. Questo fenomeno, indotto dal cambiamento climatico, sta favorendo un’espansione della popolazione di questi pesci in altre aree del Mediterraneo, dove non era ancora presente.