Il mistero di Null Island, l'isola che non c'è nel bel mezzo dell'oceano Atlantico
La terraferma più vicina è un isolotto a 570 km a nord di Null Island, appartenente al Ghana. Sul continente africano, il punto più vicino è Achowa Point, tra Akwidaa e Dixcove. Altrove, nelle vicinanze, c’è solo l’oceano.
Con l’avvento delle nuove tecnologie questo luogo, considerato “l’isola che non c’è”, ha affascinato tantissime persone. Stiamo parlando di Null Island, un’isola che non esiste, un mito geografico nato a causa delle particolari coordinate in cui potrebbe trovarsi. Pur non essendoci che mare, in quell’area geografica si concentrano tantissime attività umane.
Il termine null («senza valore o nullo») viene spesso usato per indicare la mancanza di informazioni negli archivi digitali o nelle tabelle di Excel. In realtà Null Island altro non è che quel punto immaginario dove l’equatore incontra il meridiano di Greenwich. Questo luogo si trova al largo della costa occidentale dell’Africa, nel Golfo di Guinea.
Al posto di un’isola c’è una boa meteorologica
In tale posizione è ancorata una boa meteorologica, impiegata per le osservazioni meteo marine e gestita dal sistema Prediction and Research Moored Array in the Atlantic (PIRATA). A questa boa, ormai divenuta molto famosa, è stato dato il nome di "Soul", dall'omonimo genere musicale.
La boa è stata collocata in quel punto nel 1997 da Stati Uniti, Francia e Brasile, ben ancorato al fondale oceanico, che li raggiunge i 4940 metri di profondità, tramite un cavo.
Il sistema è progettato per acquisire i dati sulla velocità e direzione del vento, temperatura dell'aria, livello delle precipitazioni, umidità, insolazione e pressione, temperatura e conduttività dell'acqua fino ad una profondità di 500 metri.
Perché è un luogo così importante dal punto di vista geografico
La terraferma più vicina è un isolotto (4°45′30″N 1°58′33″W) a 570 km a nord di Null Island, appartenente al Ghana. Sul continente africano, il punto più vicino è Achowa Point, tra Akwidaa e Dixcove. Altrove, nelle vicinanze, c’è solo l’oceano.
L'idea di associare un'isola al luogo geografico avente latitudine e longitudine nulle venne nel 2008 a Steve Pellegrin, analista e gestore di dati presso Tableau Software. In quell'anno sviluppò anche un sito web goliardico sulla "Repubblica di Null Island".
Nel 2011 fu inserita nel dataset di mappe in pubblico dominio Natural Earth, dando notorietà all'isola. Dell'isola si è fantasticato inventando una geografia, una storia, persino una bandiera.
La denominazione Null Island fa riferimento al doppio zero che contraddistingue le sue coordinate, corrispondente in italiano allo zero inteso come valore nullo. In informatica, l'assenza di dati, che in matematica corrisponderebbe ad un insieme vuoto, viene convertita talvolta in uno zero.
Null Island è fondamentale per i sistemi informativi geografici
La posizione dell'isola è impiegata dai sistemi informativi geografici (GIS) per gestire alcuni errori. Alcuni sistemi GIS, quando non riescono a geolocalizzare un'immagine, ad esempio, le attribuiscono valori di latitudine e longitudine nulli.
Questi valori nulli nelle coordinate sono talvolta impiegati nell'inizializzazione di ricerche geografiche e per sostituire dati incompleti. Vengono reindirizzate a Null Island, ad esempio, anche le attività di utenti sull'applicazione Strava per il tracciamento GPS dell'attività fisica, che, per celare la loro reale posizione, utilizzano le coordinate "0,0’.
Pensate che nei primi dataset, all'isola erano state attribuite una superficie convenzionale di 1 m² e una proprietà che ne impedisse la visualizzazione sulla mappa. Lo scopo era quello di realizzare un contenitore per gli errori di gestione del software e non aggiungere dei luoghi fittizi sulle mappe.